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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Gorla / Viale Monza

Minaccia il capo della moglie e gli chiede 300mila euro: arrestato noto ultras del Milan

Francesco Lucci è molto conosciuto per essere fratello di Luca, capo ultras e titolare del Clan, arrestato di recente in una maxi operazione. Fermata anche la moglie per estorsione

Non riuscendo ad accettare il fatto di aver ricevuto una lettera di richiamo disciplinare da parte del proprio capo, insieme con il marito è andata dall'uomo per minacciarlo di morte e chiedere 300mila euro come 'risarcimento'. Così marito e moglie sono finiti in manette con l'accusa di estorsione. Si tratta di Francesco Lucci, 39enne noto in città per essere un ultras del Milan, e di Irene F., 35 anni. Lucci è molto conosciuto per essere fratello di Luca, capo ultras e titolare del Clan, storico locale a Sesto San Giovanni punto di ritrovo per i tifosi Rossoneri, anche lui arrestato di recente in una maxi operazione di polizia. L'arresto è stato eseguito dai poliziotti della Digos durante la giornata di giovedì.

Il 39enne era già stato sottoposto in passato all'affidamento in prova ai Servizi Sociali, a Daspo e indagato per diversi reati tra cui molti legati alla sua militanza ultras (rissa, lesioni, scavalcamento di settore, insolvenza fraudolenta ed altri).

I due sono indagati per aver tentato di estorcere denaro al datore di lavoro della donna, titolare di un negozio di prodotti tessili. Stando al racconto della vittima, Lucci si sarebbe presentato nel suo negozio assieme a sua moglie, minacciando di morte il commerciante e la sua famiglia. Il tutto davanti ad alcuni testimoni. Avrebbe accusato il capo della moglie di comportamenti scorretti, sia sul piano professionale che su quello personale, riferendosi alla lettera di richiamo disciplinare inviata dalla ditta alla donna qualche giorno prima. 

Probabilmente per questo, dunque, avrebbe preteso di ricevere 300 mila euro, di cui 50 mila entro sette giorni come anticipo. Questa cifra, stando alle indagini, doveva essere una sorta di liquidazione per l'imminente licenziamento.  A quel punto la moglie non è tornata al lavoro per alcuni giorni per una presunta malattia. Quando è rientrata, spiegano dalla questura, ha subito cercato di convincere la vittima a dare al marito i soldi richiesti. Quella della donna è stata una minaccia sottile: avrebbe infatti confermato la natura violenta del marito, dicendo che si sarebbe sicuramente fatto vivo per dare seguito alle sue minacce. Non solo. La signora avrebbe proposto perfino uno sconto sulla cifra richiesta: 100 mila euro, con anticipo entro tre giorni.

Gli agenti hanno svolto una veloce indagine per accertare e confermare quanto denunciato dal commerciante. Giovedì 28 giugno allora, secondo quanto minacciato, la donna si è effettivamente ripresentata al negozio per ricevere l'anticipo sul denaro richiesto. Un sistema di registrazione audio, appositamente predisposto, ha permesso ai poliziotti presenti di monitorare e documentare il dialogo tra i due, culminato con la consegna di 2 mila euro in contanti alla donna. Una volta col denaro in mano, la 35enne è uscita avvisando il marito. Lucci che era a casa in attesa. I due coniugi sono stati bloccati e i soldi dell'estorsione recuperato.

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