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Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca

Milano, arrestato Massimo Curci: sequestrati 8,2 milioni di euro al vicepresidente del Foggia

Il commercialista è stato arrestato lunedì mattina dalla finanza e dalla Mobile. Chi è

Massimo Curci, commercialista e vicepresidente onorario del Foggia calcio, è stato arrestato lunedì mattina dalla guardia di finanza e dalla squadra mobile di Milano. Il professionista, che fino al maggio scorso era - riferisce la Questura - "indirettamente socio al 50%" del club pugliese di serie B, è accusato di autoriciclaggio ed è ritenuto il referente di un grosso sistema di evasione fiscale. 

L'ordine di custodia cautelare in carcere per Curci - emesso dal Gip su richiesta del pm della Dda, Paolo Storari - è una conseguenza dell'operazione "Security", che a maggio aveva già portato all'arresto di quindici persone accusate di far parte di un’associazione per delinquere che avrebber favorito gli interessi, in particolare a Milano e provincia, della famiglia mafiosa catanese dei Laudani. 

Curci - scrivono guardia di finanza e questura in una nota congiunta - è emerso come "referente di un sistema di evasione fiscale e contributivo basato su indebite compensazioni di crediti tributari", per cui c'è un'ulteriore filone di indagine ancora aperto con le ipotesi di reato di bancarotta fraudolenta e indebita compensazione.

Lo stesso commercialista, stando alle ricostruzioni degli investigatori, avrebbe ricevuto 600mila euro in contanti da parte di alcune cooperative operanti nel settore della logistica i cui titolari - tutti parte di quello che dalla Mobile definiscono come "clan dei pugliesi" - avevano svuotato i conti correnti attraverso alcuni F24 fasulli, fatti proprio dal commercialista, che in cambio dei suoi "servizi" teneva per sé una percentuale.

Quei soldi, stando alle indagini, sarebbero stati autoriciclati - almeno in parte - finanziando nelle stagioni 2015/16 e 2016/17 il Foggia calcio, di cui Curci è tuttora vicepresidente onorario.

Il professionista, secondo gli investigatori, avrebbe quindi utilizzato i soldi ottenuti illecitamente - come pagamento per i servizi al "clan pugliese" - per attività lecite - il finanziamento del Foggia calcio - sperando così di "ripulire" quel denaro. Oltre dieci calciatori - già ascoltati da polizia e finanza - sarebbero stati infatti pagati in nero durante le due scorse stagioni. 

Il commercialista, secondo quanto finora accertato dalle indagini, sarebbe arrivato a Milano per offrire gli stessi servizi - fatture ed F24 falsi - ai referenti del clan Laudani nel capoluogo meneghino. A presentarlo a loro, naturalmente, sarebbero stati i suoi "amici" pugliesi. 

Poco meno di un mese fa, le fiamme gialle avevano sequestrato a Curci auto di lusso, denaro e polizze assicurative per un valore di 8,2 milioni di euro
 

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