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Cronaca

Medico arrestato a Milano: così vendeva ricette per i farmaci "dello sballo", giro di oltre 1 milione

Arrestato un medico di Milano: così "vendeva" ricette per farmaci oppioidi

Già qualche settimana fa i poliziotti gli avevano fatto capire che ormai erano arrivati a lui. Eppure, senza farsi particolari problemi, aveva continuato a stampare quelle prescrizioni sapendo come sarebbero state utilizzate. Sapendo che sarebbero servite per acquistare farmaci da spacciare, da vendere come droga. Un medico di 61 anni, un italiano senza precedenti e con studio in corso 22 marzo a Milano, è stato arrestato giovedì mattina e messo ai domiciliari, con il braccialetto elettronico, perché accusato di spaccio, corruzione e falsità ideologica commessa in atti pubblici. 

A fermarlo sono stati gli agenti della settima sezione dell'ufficio prevenzione generale della questura, che da inizio di quest'anno hanno portato avanti un'indagine su un giro di medicinali a base di Ossicodone spacciati sotto la Madonnina perché, se mischiati con alcol e marijuana, danno effetti più potenti dell'eroina. Il lavoro dei poliziotti - guidati da Giuseppe Schettino e Gianluca Cardile - è iniziato lo scorso 31 gennaio, quando un 51enne egiziano era stato fermato in corso Lodi e trovato in possesso di 158 pillole di farmaci oppioidi e 26 prescrizioni elettroniche emesse proprio dal medico adesso finito in manette. 

Così, gli agenti hanno iniziato a stringere il cerchio attorno a lui e hanno ricostruito il suo modus operandi. "Sfruttando" i suoi pazienti malati di tumore - uno degli impieghi dei medicinali è proprio come antitumorale - il dottore stampava le "ricette" e poi le vendeva agli spacciatori che, una volta ritirati i farmaci, li avrebbero a loro volta venduti. Ascoltando alcuni degli assistiti del medico di base, i poliziotti hanno avuto conferma che in effetti molti di loro avevano ricevuto i messaggi di avviso dal sistema sanitario regionale dell'emissione delle prescrizioni, pur senza averle mai richieste.

A quel punto, il 61enne era stato indagato e gli investigatori avevano perquisito il suo appartamento e il suo studio. Nonostante il primo provvedimento, stando a quanto appreso, il dottore avrebbe però continuato nella sua opera, motivo per cui gli agenti hanno chiesto la misura cautelare. Nei dieci mesi di indagine, il medico avrebbe "staccato" 9mila prescrizioni, per un totale di 13mila confezioni di Oxycontin e Contramal acquistate da "finti malati". 

Per ogni "ricetta" lui avrebbe intascato tra i 10 e i 20 euro, per un guadagno di oltre 100mila euro. Il danno alla regione per i farmaci acquistati illegalmente sarebbe invece di 1 milione e 300mila euro, almeno. 
 

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