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Cronaca

L'associazione a delinquere dei pedofili online: un milione di immagini in cloud

Smantellata una rete: tre arresti, di cui uno a Milano. Le indagini

Aveva 110 mila immagini e 1.700 video pedopornografici nel suo computer: è un dipendente pubblico milanese di 55 anni, arrestato insieme ad altre due persone (un napoletano e un salernitano) nell'ambito di un'operazione condotta dalla polizia postale di Catania e coordinata dal centro nazionale di contrasto della pedopornografia. I tre sono stati arrestati per l'ingente quantitativo di immagini e video che conservavano nei loro hard disc. L'indagine conta anche 17 indagati.

Si tratta di una delle prime indagini in Italia in cui viene contestata anche l'associazione a delinquere per un gruppo che si è sviluppato esclusivamente online.

Tutto è partito quando gli agenti hanno scoperto una pagina con foto di nudo di minorenni e numerosi messaggi di commento che indicavano un interesse sessuale verso i minori. Gli agenti hanno lavorato sotto copertura e hanno scovato una comunità virtuale che utilizzava servizi di cloud e la rete "Tor" per scambiare il materiale, sentendosi così "al sicuro". Come si diceva, si trattava di una vera e propria "associazione" per delinquere: secondo gli investigatori, infatti, c'era una procedura standard per l'affiliazione dei "nuovi arrivati" che venivano accettati con estrema cautela. Essi dovevano mostrare un reale interesse al materiale e soprattutto la disponibilità a offrirne prima di ottenerne altro in cambio. 

Gli indagati avevano contatti con altre persone di varie nazionalità: Francia, Regno Unito, Islanda, Polonia, Brasile e Marocco. Le città italiane in cui sono state effettuate perquisizioni sono Milano, Cremona, Ascoli, Varese, Salerno, Napoli, Nuoro, Rieti e Treviso.

Tra hard disc e cloud storage, sono stati trovati circa un milione di immagini e video pedopornografici.

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