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Navigli / Porta Ticinese / Corso Luigi Manusardi

Arrestato di nuovo lo spacciatore con la gamba amputata da un treno durante un inseguimento

L'uomo, uno straniero, è stato bloccato dalla polizia mentre cercava di fuggire in bicicletta

Perdere il pelo ma non il vizio, come il lupo. In questo caso, il suo vizio - lo spaccio di droga - gli era costato ben più del semplice pelo ma una parte della gamba destra, amputata da un treno durante un inseguimento nei pressi della stazione ferroviaria di San Zenone al Lambro (Milano). Era la fine di dicembre 2018, quando i carabinieri lo hanno soccorso e arrestato dopo l'incidente con un Frecciarossa della linea Milano-Bologna. Lui, un marocchino oggi 38enne, aveva 25 grammi di cocaina, 15 di eroina e contanti per circa 5mila euro. Aveva iniziato a correre verso i binari all'arrivo dei militari.

A distanza di quasi 4 anni, martedì sera, è toccato fermarlo ai poliziotti della Squadra investigativa del Commissariato di Porta Ticinese. Stava spacciando cocaina non lontano dalla Darsena, in zona Navigli. Come risulta a MilanoToday, gli agenti lo hanno sorpreso mentre cedeva una dose nell'area pedonale lungo corso Luigi Manusardi. Come nel 2018, anche questa volta il pusher ha cercato di scappare. E come allora, la sua fuga non lo ha portato lontano. Gli agenti lo hanno bloccato mentre cercava di seminarli a bordo di una bici. 

È accusato di spaccio di sostanze stupefacenti. La droga - pochi grammi di cocaina divisi in palline - e il denaro della serata, circa 300 euro, erano nascosti nella protesi che porta dall'ultima volta, quando a salvargli la vita bloccando l'emorragia con le cinture erano stati i carabinieri e, in un secondo momento, il personale degli ospedali di Vizzolo e Rozzano.

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