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Cronaca Melzo

Presa la "banda degli espulsi": nel loro covo il tesoro dei colpi in casa

In manette tre uomini. Erano tutti già stati espulsi a ottobre scorso

Orologi di pregio, gioielli, denaro e cellulari. Questo il tesoro, con ogni probabilità rubato, che i poliziotti della squadra mobile della questura di Monza hanno trovato all’interno di un’abitazione di Melzo, hinterland di Milano. Proprio nell'appartamento gli agenti hanno sorpreso, e arrestato, tre uomini di 28 anni, tutti di origine albanese, ritenuti responsabili di furti in appartamento. Ai tre gli investigatori monzesi sono arrivati seguendo alcune tracce lasciate dalla banda dopo una serie di furti commessi negli ultimi giorni tra i comuni della provincia di Monza e Brianza e Milano.

Così, venerdì mattina è scattata la perquisizione in quello che i poliziotti sospettavano potesse essere il "covo" della banda. Nell'abitazione, oltre al bottino, erano nascosti anche i "ferri del mestiere", arnesi utilizzati per forzare porte ed infissi e per scassinare forzieri e casseforti tra cui due flessibili per tagliare il metallo, un divaricatore idraulico per scardinare le porte blindate, tre piedi di porco, brugole, guanti e due ricetrasmittenti.

Nonostante i tre avessero esibito dei passaporti albanesi con generalità pulite, in questura, attraverso il sistema Afis che permettere di verificare le impronte digitali, sono emersi altri alias con numerosi precedenti specifici. I tre - che risultano espulsi dall'Italia con accompagnamento alla frontiera nel mese di ottobre 2021 - sono accusati anche di ricettazione della refurtiva sequestrata, su cui sono ora in corso accertamenti per individuarne la provenienza.

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