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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

'Ndrangheta, le mani da 20 anni sui corrieri espressi lombardi

Maxi operazione anti-'ndrangheta in Lombardia: 35 arresti. A quanto è emerso, il gruppo malavitoso era infiltrato da anni - con società in subappalto - nel business delle spedizioni con la Tnt. Contatti tra Lele Mora e un boss

Trentacinque arresti nei confronti di altrettanti affiliati alla 'ndrangheta in Lombardia sono stati effettuati n queste ore da parte del nucleo di polizia tributaria della guardia di Finanza di Milano, dei carabinieri del Ros, in collaborazione con la polizia locale.

L'OPERAZIONE - Sequestrati anche beni per due milioni di euro. Le ordinanze di custodia cautelare sono state disposte dal gip Giuseppe Gennari su richiesta della Dda milanese. Gli arrestati sono indagati per associazione per delinquere di stampo mafioso, estorsione, minacce, smaltimento illecito di rifiuti e spaccio di sostanze stupefacenti. L'operazione è coordinata dal procuratore aggiunto Ilda Boccassini, insieme ai pm Alessandra Dolci, Paolo Storari e Galileo Proietto.

COINVOLTE COOPERATIVE CHE LAVORAVANO PER LA TNT - La 'ndrangheta gestiva anche i servizi di distribuzione per la Lombardia della Tnt (ex Traco), societa' che si occupa anche della consegna di pacchi e posta. E' quanto emerge dall'ordinanza di custodia cautelare firmata dal Gip Giuseppe Gennari ed eseguita oggi nei confronti di 35 persone che avevano come punti di riferimento i tre boss Pepe Flachi, Paolo Martino e Giuseppe Romeo. Secondo il provvedimento del giudice, la Tnt aveva dato in subappalto a consorzi e cooperative di trasporto (con proprietà dei camion) i servizi di recapito di plichi. Ed è proprio di questi servizi che la 'ndrangheta avrebbe assunto il controllo, secondo l'inchiesta della Dda, da almeno due anni; anche se da alcune intercettazioni tra Pepe Flachi con il figlio emerge che la criminalità organizzata ha infiltrazioni da almeno un ventennio nella società di spedizione e consegne pacchi in Lombardia.

LELE MORA - E i contatti tra Paolo Martino e Lele Mora emergono nell'ordinanza del Gip dove viene riportata una annotazione dei carabinieri del Ros nella quale vengono messi in luce i rapporti tra il boss e una serie di personaggi del settore dello spettacolo dei locali notturni, tra cui il tronista Costantino Vitaliano e il padrone dell'Hollywood. Riguardo all'avvocato Giuliante le telefonate invece sono riportate nell'ordinanza. I due, Mora e Giuliante, a quanto risulta non sono indagati.

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