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Cronaca

Rapinatori arrestati: fecero fuoco contro i carabinieri durante un colpo

I tre sono già in carcere per altri motivi: due di loro uccisero un "pusher" nel dicembre del 2012

Rapina aggravata, tentato omicidio, ricettazione, detenzione di armi da guerra, resistenza a pubblico ufficiale. Questi i reati di cui rispondono tre persone destinatarie di un'ordinanza di custodia cautelare. Due dei tre erano già in carcere per altri fatti tra cui un omicidio. Si tratta di Valiano A. (46 anni), Antonio C. (47) e Antonino S. (49).

Ai tre vengono contestate almeno sette rapine, tra le province di Milano, Lecco e Monza, ma anche due tentati omicidi a Sesto San Giovanni e a Nibionno (Lecco). A.V. e A.C. sono stati arrestati a maggio 2013 con l'accusa di avere ucciso Ivano Casetto, uno spacciatore, il 7 dicembre 2012.

Durante la rapina di Sesto San Giovanni (del settembre 2010), in particolare, il gruppo fece fuoco contro i carabinieri intervenuti usando anche armi da guerra poi ritrovate a casa di A.S.: in quella occasione i militari non vennero attinti dai colpi ma uno di loro si ferì durante i momenti di concitazione.

Il filo conduttore che ha permesso ai militari del nucleo investigativo del comando provinciale di Milano, che si sono avvalsi anche del supporto tecnico dei Ris di Parma, è stato il tipo di armi utilizzate dal commando. Fucili da guerra, abilmente modificati da V. A., il più pericoloso della banda.

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