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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Macconago / Via Sant'Arialdo

I binari di Rogoredo (ancora) tra eroina a pochi euro e morti

Dodici spacciatori arrestati. L'accelerata alle indagini dopo una serie di tragedie sui binari, con tossicodipendenti investiti dai treni in transito. Il racconto

In una ventina di mesi, in poco meno di due anni, i morti sono stati sei. Praticamente tutti tossicodipendenti che hanno perso la vita andando a caccia di una dose. Tutti in quello che con ogni probabilità, a Milano, è ancora il più grande mercato dell'eroina a cielo aperto. E per quello, anche per quello, i poliziotti hanno deciso che era necessario fare presto, accelerare. E far scattare le manette. 

Lunedì mattina, al termine di un'indagine iniziata lo scorso novembre, gli agenti della polizia ferroviaria - guidati dal funzionario Angelo Laurino - hanno arrestato 12 persone tutte ritenute parte di una banda impegnata nello spacco di cocaina ed eroina nella zona di Rogoredo. In cella sono finiti 11 cittadini marocchini tra i 19 e i 44 anni e una 33enne italiana, con problemi di tossicodipendenza, che in buona sostanza "lavorava" come autista per la banda, in cambio della droga. 

I fari degli investigatori sui pusher si sono accesi verso la fine del 2020, quando i poliziotti hanno notato che numerosi clienti raggiungevano i binari da Rogoredo - procedendo verso Sud - per acquistare una dose di eroina, che lì vene ancora venduta per pochi spicci. Monitorando i movimenti in zona - e con l'aiuto di intercettazioni e telecamere nascoste - gli investigatori sono riusciti ad identificare i 12, ognuno con un suo "mercato". 

Tra gli arrestati c'era infatti chi si occupavano dello spaccio nel boschetto - anche se la "piazza" si è in realtà spostata più verso i binari in direzione San Donato -, chi comprava più o meno un chilo per poi spacciare a sua volta e chi invece si occupava dell'approvvigionamento a un livello ancora più alto. Durante l'indagine, coordinata dal procuratore aggiunto Laura Pedio e dal sostituto Leonardo Lesti, i poliziotti sono anche riusciti a mettere le mani su 13 chili e mezzo di eroina e 500 grammi di cocaina - che erano stipati in un appartamento di via kuliscioff -, su 31mila euro in contanti e hanno arrestato 23 persone in flagranza. 

Raccontando del lavoro svolto, la stessa Pedio ha sottolineato come "bisogna ancora tenere alta la guardia su Rogoredo, perché tanto è stato fatto ma è ancora una piaga della città di Milano, perché è quasi un brand in grado di attirare numerosi giovani". Giovani disposti anche a sfidare la morte per una dose. 

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