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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Omicidio Granomelli: killer incastrato grazie al cane della compagna

Alex Maggio, l'uomo che uccise brutalmente Maria Angela Granomelli, è stato scoperto anche grazie alle fotografie del cane della compagna

Ad incastrare Alex Maggio, l'uomo che lo scorso mese di agosto uccise Maria Angela Granomelli, sono stati tre elementi: il suo cellulare, le foto pubblicate su facebook ed il suo cane.

Gli inquirenti sono arrivati all'assassino analizzando oltre 108mila utenze telefoniche, dalle quali ne sono state scremate 200 sospette. La svolta è arrivata nell'individuazione di tre brevissime chiamate in rapida successione ricevute dal malvivente mentre si trovava nell'indicazione. Non solo: fondamentale è stata l'indicazione che ha fornito una cittadina al comando di Caronno Pertusella che segnalava Maggio come l'uomo presente nel video.

Sono seguiti ulteriori accertamenti a seguito dei quali i militari hanno appurato che la terza chiamata ricevuta era stata opera del titolare di un autonoleggio: il negoziante, che si è rivolto ai carabinieri di Caronno, ha denunciato che nel pomeriggio del 3 agosto aveva affidato un veicolo a Maggio, che successivamente si era reso irreperibile.

Facebook è stato fondamentale. Gli inquirenti erano in possesso di un'unica foto di Maggio: quella della carta d'identità, risalente a cinque anni fa. A fornire una immagine nuova del volto dell'assassino ci ha pensato il social network. Gli inquirenti hanno trovato diverse fotografie in cui l'uomo posava con la compagna e il cane: un animale di media taglia con le orecchie particolarmente pronunciate. 

I carabinieri sono arrivati a Bollate seguendo le celle telefoniche agganciate dal cellulare dell'uomo. La sera del 28 agosto i militari hanno sorvegliato tutte le aree verdi della città in cerca del cane della compagna di Maggio che aveva un piccolo particolare: delle orecchie particolarmente grosse. Quando i carabinieri hanno trovato il cane hanno seguito fino a casa la donna, trovando il nascondiglio del killer.

Alla domanda: "È stata fondamentale la taglia posta sopra la testa del killer di Saronno?" il colonnello Alessandro De Angelis comandante provinciale dei Carabinieri di Varese, ha risposto "No, non sono aumentate a seguito della taglia, anche perché è stato praticamente quasi contestuale all'operazione conclusiva dell'indagine".

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