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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Il caso

Russo arrestato su mandato Usa: ora anche Mosca vuole processarlo

In precedenza la portavoce del ministro degli esteri russo lo aveva difeso, definendo l'arresto un'azione ostile

Mandato d'arresto anche dalla Russia per l'imprenditore 40enne Artem Uss, figlio del governatore della regione siberianai di Krasnoyarsk, arrestato a Malpensa circa una settimana fa su richiesta degli Stati Uniti. L'uomo, nel frattempo, ha negato il suo consenso ad essere accompagnato negli Usa ed è quindi partito l'iter formale di esame della richiesta di estradizione. Ora si apprende che anche la Russia ha emesso un mandato, accusandolo di riciclaggio di una ingente quantità di fondi.

Gli Stati Uniti accusano Uss, insieme al suo socio (arrestato in Germania), di avere organizzato, dal 2018, un traffico illegale di componenti elettronici dagli Usa, destinati ad essere installati su aerei, missili e radar, nonché un parallelo traffico di petrolio venezuelano sotto emargo con destinazione Russia e Cina.

In precedenza, l'arresto e la richiesta di estradizione per Uss negli Stati Uniti non erano stati presi bene dalle parti di Mosca. Sul caso era intervenuta addirittura Maria Zakharova, portavoce del ministro degli esteri di Mosca, scagliandosi contro "le forze di sicurezza e i servizi segreti Usa", che "non faranno altro che espandere la loro caccia ai cittadini russi", aggiungendo che "azioni ostili di questo genere non rimarranno senza rappresaglia". Secondo Zakharova, l'arresto e la detenzione di Uss e Orekhov in Italia e in Germania viene considerata "la continuazione di una campagna di larga scala per catturare indesiderabili russi". 

Ora, invece, da una corte moscovita arriva un mandato d'arresto per l'uomo d'affari.

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