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Cronaca

Biesuz, l'arresto: "Ha dissipato 700mila euro. Pericolo di reiterazione"

Cosa ha portato le fiamme gialle a portare agli arresti domiciliari l'attuale amministratore di Trenord (estranea alla vicenda)

A Giuseppe Biesuz, l'ad di Trenord finito agli arresti domiciliari per la bancarotta della società Urban Screen, verrebbe contestato di aver distratto e dissipato 685mila euro dal patrimonio aziendale, attraverso false fatturazioni.

Giuseppe Biesuz arrestato © Tm News/Infophoto

E' quanto emerge dall'inchiesta coordinata dal pm di Milano Sergio Spadaro e condotta dal comando provinciale della Gdf, che ha portato a una misura cautelare firmata dal gip Vincenzo Tutinelli.

Da quanto si è saputo, Biesuz, che é stato ad fino al 2008 di Urban Screen (società che gestiva i maxi-schermi collocati in piazza Duomo a Milano), è accusato di bancarotta fraudolenta in concorso con Filippo Montesi Righetti, che è stato presidente del cda della stessa società.

Urban Screen è stata dichiarata fallita dal tribunale di Milano nel maggio del 2011 con un 'buco' di circa 700mila euro. Da quanto si è saputo, i presunti episodi di false fatturazioni riguarderebbero il 2009 e avrebbero portato poi al fallimento nel 2011. Biesuz è imputato anche in un processo ancora in corso a Milano per una vicenda di presunta frode fiscale, sempre attraverso false fatture.

Aldilà dei fatti contestati in relazione alla bancarotta, però, il gip ha rilevato il pericolo che Biesuz possa commettere reati dello stesso genere, anche alla luce dei precedenti penali: ha condanne definitive per 2 anni e 5 mesi, tra cui casi di bancarotta e appropriazione indebita. In più, da quanto si è saputo, anche una condanna non definitiva per false fatturazioni e un processo in corso per lo stesso reato. Stando all'inchiesta, la 'Urban Screen' sarebbe stata creata ad hoc proprio per svuotare il patrimonio attraverso false fatture.

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