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Cronaca Canegrate

Latitante in Spagna: arrestato, riciclava denaro della 'ndrangheta in opere d'arte

Gianluca Landonio acquistava dipinti di alto valore insieme al padre Sergio per conto della cosca di Pepè Onorato. Deve scontare quasi 12 anni di carcere

Riciclava i ricavati della 'ndrangheta nella compravendita di opere d'arte: latitante da luglio, è stato catturato in Spagna nella serata del 21 dicembre, grazie ad una "task force" che ha unito gli investigatori di Milano, Madrid e Barcellona per questa particolare "caccia all'uomo". Da ottobre si sapeva che Gianluca Landonio, classe 1956, era in Spagna. La cattura è avvenuta seguendo un italiano che, da Malpensa, ha preso il volo per El Prat, l'aeroporto di Barcellona, per incontrare il latitante. Si tratta di un aspirante acquirente di un quadro, forse un Modigliani: estraneo quindi all'attività criminale.

L'operazione Metallica, nel 2008, aveva portato a 17 custodie cautelari in carcere, 7 ai domiciliari e 2 con obbligo di dimora, con un totale di 48 indagati: fu smantellata la 'ndrina di Giuseppe "Pepè" Onorato, ramificata in provincia di Milano con collegamenti a Reggio Calabria, nota per i ritrovi al Bar Ebony di via Porpora, specialista nell'importazione di cocaina purissima dal Sud America ma anche nelle estorsioni (soprattutto ai danni di imprenditori del metallo), nell'usura e nel recupero crediti. Tra le persone coinvolte anche due esperti d'arte, padre e figlio: Sergio Landonio (del 1939) e appunto Gianluca, residente a Canegrate. Il primo finì in carcere, dove si trova tuttora; al secondo furono concessi i domiciliari e poi l'affidamento in prova.

Nell'operazione furono sequestrati anche 64 quadri d'autore: Schifano, Dorazio, Giordano, Modigliani, ma anche fiamminghi e spagnoli più antichi. Poco prima della condanna definitiva (arrivata a settembre 2016), Giuseppe sparisce dalla circolazione. I familiari (di Parabiago) probabilmente sanno dove si trova, ma non fanno trapelare niente. A ottobre un informatore riferisce che Landonio probabilmente si trova in territorio spagnolo, vicino a Barcellona. Viene costituita la "task force" di cui si diceva, per cercare di individuarlo. Ed effettivamente gli investigatori arrivano a capire che si muove tra Barcellona e Calafell, località marittima a circa sessantacinque chilometri a sud del capoluogo catalano.

Per scovarlo e arrestarlo, gli investigatori decidono di pedinare un italiano che, nella giornata del 21 dicembre, parte da Malpensa per incontrare Landonio. Si tratta di un viaggio preliminare per l'acquisto di un'opera d'arte: all'uomo non saranno trovati né contanti né assegni. Di certo non sa di avere un appuntamento con un latitante per 'ndrangheta. L'uomo parte alla volta di Barcellona e atterra a El Prat. A questo punto Landonio lo "depista", facendo finta di volta in volta o di sbagliarsi nell'indicare la direzione corretta o di non avere fatto in tempo a raggiungerlo in un determinato luogo. In pratica, gli fa prendere un treno, poi lo fa scendere ad una fermata diversa da quella precedentemente indicata, lo fa tornare indietro, e così via. 

Mosse che servono a Landonio come tecnica di "contro pedinamento", per capire se qualcuno sta seguendo il suo contatto. Mosse che però non saranno sufficienti a evitare l'arresto. Verso sera, l'italiano acquirente d'arte prende finalmente un treno da Barcellona a Calafell: tre fermate prima, sale Landonio. I due non si conoscono e non si parlano sulla carrozza. Scendono entrambi a Calafell e, sui marciapiedi della stazione, avviene l'arresto da parte delle forze dell'ordine spagnole.

Landonio, a Calafell, conduceva una vita riservata e viveva in un appartamento in affitto, senza ostentare le ingenti ricchezze accumulate durante l'attività di riciclaggio dei soldi della 'ndrangheta di cui viene accusato insieme al padre Sergio che, fra l'altro, tempo addietro era finito nei guai anche per un'altra vicenda: una truffa milionaria ai danni di Luigi Fasulo, il pilota d'aerei privati che poi si schiantò volontariamente contro il grattacielo Pirelli, a Milano, il 18 aprile 2002.

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