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Cronaca

Convalidato l'arresto per violenza sessuale di Massari, ex assessore di Milano e giornalista

Le molestie sono state confermate dal Centro Violenze Sessuali della Mangiagalli

Niente domiciliari, né misure detentive alternative. Paolo Massari, giornalista Mediaset ed ex assessore all'Ambiente nella giunta comunale milanese presieduta da Letizia Moratti, resta in prigione accusato di violenza sessuale. Lo ha deciso il gip Lidia Castellucci che, dopo aver interrogato il 55enne, ha convalidato l'arresto - in fragranza di reato poco dopo il fatto - e disposto per lui la custodia cautelare in carcere, accogliendo la richiesta del pm Donata Costa.

L'arresto è avvenuto sabato notte. Massari è accusato di stupro nei confronti di una sua amica. La vittima, un'imprenditrice legata a Massari da un lungo rapporto di amicizia risalente agli anni della scuola, è stata soccorsa sabato sera mentre girava nuda in via Nino Bixio, in pieno centro di Milano.

Ha raccontato alla polizia di aver chiesto al suo vecchio amico alcuni suggerimenti su come affrontare alcune difficoltà professionali dovute all'emergenza Coronavirus. Così, sempre stando alla versione della donna, sabato scorso sono usciti insieme e dopo un aperitivo hanno deciso di andare a cena. Ma prima di andare il ristorante, il giornalista di Mediaset, sospeso dall'azienda in attesa degli sviluppi dell'inchiesta, ha proposto all'amica i lasciare lo scooter in garage e prendere l'auto.

Nel garage, collegato a un loft, è scattata l'aggressione. L'imprenditrice è riuscita a fuggire sfruttando un momento di distrazione del 55enne. Dopo l'intervento delle volanti della polizia, è stata trasportata alla clinica Mangiagalli dove gli esperti del Centro Violenze Sessuali hanno confermato lo stupro.

Le molestie sessuali di Massari

Massari lasciò il suo incarico istituzionale a Palazzo Marino nel 2010 dopo essere stato accusato di molestie da due donne che tuttavia non presentarono mai denuncia contro di lui. La carriera politica del giornalista era giunta al capolinea con le sue dimissioni in seguito alle accuse che gli avevano fatto una diplomatica norvegese e una dipendente del Comune. Dopo questa vicenda Massari ha ripetuto a più riprese di non essere un molestatore.

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