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Cronaca

"Sistema Sesto", resta in carcere l'architetto arrestato

Arrestato il 24 ottobre scorso per concussione nell'ambito di un filone dell'inchiesta sul sistema di tangenti a Sesto S. Giovanni. E' quanto ha deciso il Tribunale del Riesame di Milano

Resta in carcere Renato Sarno, arrestato il 24 ottobre scorso per concussione nell'ambito di un filone dell'inchiesta sul sistema di tangenti a Sesto S. Giovanni. E' quanto ha deciso il Tribunale del Riesame di Milano che ha rigettato il ricorso presentato dal difensore dell'architetto Giovanni Briola.

Il legale aveva chiesto l'affievolimento della misura sottolineando in sostanza che "non vi è stata alcuna concussione per induzione, sia perché mai dichiarato dall'asserito concusso, sia perché tutti i dati processuali portano ad escludere tale fattispecie di reato".
Secondo l'accusa, l'ex direttore generale del Comune di Sesto San Giovanni Marco Bertoli (indagato in concorso) avrebbe 'imposto' l'architetto Renato Sarno all'immobiliarista Edoardo Caltagirone per seguire l'iter di una pratica legata alle aree ex Falck, pratica inizialmente seguita da un architetto del calibro di Paolo Portoghesi.
Nel ricorso al Riesame la difesa aveva sottolineato tra l'altro che "la asserita segnalazione del nominativo dell'architetto Sarno, da parte del Pubblico Ufficiale a Edoardo Caltagirone, è avvenuta in assenza di coazione ovvero di una qualsivoglia forma di pressione psicologica tale da ingenerare nel privato il timore di patire conseguenze negative".
A fronte dell'accusa secondo cui l'architetto Sarno non avrebbe svolto alcun tipo di attività professionale la difesa aveva invece sottolineato come "La prestazione dell'architetto Sarno è stata, invece, effettiva oltre che congrua". I magistrati hanno però ritenuto di confermare la misura in carcere.

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