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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Baggio / Via Creta

Il 'cavallino' in taxi con la cocaina: "Mi hanno detto di venire qua"

Un 26enne, insospettabile, fermato dalla polizia in via Creta. La storia

Ha provato a giustificarsi inventando una storia assolutamente senza senso. Tremando, letteralmente, ha detto di essere andato lì perché gliel'aveva chiesto qualcuno, senza sapere neanche perché. Ma il perché di quella "gita" fuoriporta, a quasi venti chilometri chilometri da casa, lui lo sapeva eccome. 

Un ragazzo di 26 anni, un giovane italiano che mai aveva avuto problemi con la giustizia, è stato arrestato a Milano con l'accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti dopo essere stato fermato con un panetto intero di cocaina da poco più di un chilo, identico - per forma e peso - a quelli che arrivano direttamente dal Sudamerica e finiscono nelle piazze meneghine. 

A bloccarlo sono stati gli agenti della sezione antidroga della squadra mobile, guidati dal dirigente Domenico Balsamo, che nei giorni scorsi stavano effettuando una serie di servizi di controllo in via Creta, in zona Forze Armate, dove più volte nel tempo si sono verificati fatti di sangue collegati allo spaccio. 

Durante uno degli appostamenti, i poliziotti hanno visto un taxi arrivare al civico 14, costeggiare le palazzine e poi fermarsi alla fine della strada. Incuriositi e insospettiti, gli investigatori hanno deciso di controllare di persona e hanno fermato il passeggero, poi identificato nel 26enne, residente a Paderno Dugnano. Terrorizzato, il ragazzo ha spiegato di aver raggiunto via Creta su richiesta di un presunto nordafricano che aveva incontrato fuori casa sua, che - a suo dire - non gli aveva spiegato le ragioni di quel viaggio. 

Agli agenti è però bastato controllare la borsa che aveva a tracolla il giovane per scoprire che all'interno nascondeva il "pezzo" di cocaina, la cui purezza supera l'85%. L'ipotesi più probabile è che il 26enne, senza precedenti e per questo meno sospetto in caso di controlli, fosse un "cavallino" usato proprio per trasportare la droga in via Creta, da dove la cocaina sarebbe poi finita in mano ai piccoli pusher di strada. 

Il lavoro degli uomini della Mobile, che hanno sequestrato anche 2mila euro e tre telefonini, prosegue adesso per risalire la corrente: il prossimo passo sarà cercare di capire da dove arrivava quella droga. E per conto di chi. 
 

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