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Cronaca

Vigilantes pestato a sangue e un ragazzo accoltellato: arrestati 4 trapper

I fatti sono accaduti nella notte tra sabato e domenica 6 marzo, nei guai quattro giovani poco più che ventenni

Una notte di sangue e follia. Alle 23 un pestaggio selvaggio dentro al McDonald's della Stazione Centrale. Tre ore dopo, intorno alle 2 in Piazza Leonardo Da Vinci, un accoltellamento per un saluto di troppo. Secondo gli agenti della polizia locale dietro a entrambi i fatti, avvenuti nella notte tra sabato e domenica 6 marzo, ci sarebbero loro: 4 trapper milanesi poco più che ventenni, tra questi c'è il cantante Ledu. E per loro sono scattate le manette all'alba di mercoledì 1° febbraio, arrestati dai ghisa su ordine del gip del tribunale di Milano al termine di una indagine coordinata dalla pm Simona Ferraiuolo.

Tutti devono rispondere di tentato omicidio aggravato in concorso, lesioni, resistenza a pubblico ufficiale e porto illegale di arma da taglio. Un quinto ragazzo, inoltre, è stato indagato in stato di libertà perché, sempre secondo quanto emerso dalle indagini, avrebbe partecipato alla zuffa nel fast food.

La rissa nel McDonald's

Erano appena scoccate le 23 e il McDonald's della Stazione Centrale stava per chiudere. Un vigilantes si era avvicinato ai ragazzi chiedendo di lasciare i tavoli. La reazione del gruppetto è stata immediata e brutale: la guardia giurata è stata buttata a terra e riempita ci calci e pugni. Un pestaggio a sangue ripreso con uno smartphone e la clip era poi finita su un canale Telegram. Poi erano scappati prima dell'arrivo delle ambulanze e delle forze dell'ordine.

Il vigilantes era stato soccorso e accompagnato al pronto soccorso: 40 giorni di prognosi e 78 giorni di inabilità dal lavoro.

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L'accoltellamento in piazza Leonardo

Poco dopo, in Piazza Leonardo Da Vinci, due ragazzi di 21 e 22 anni erano stati feriti con diverse fendenti. Un'aggressione folle: una delle vittime era stata giudicata "colpevole" di aver rivolto un saluto al gruppo e per questo era stata accerchiata dal branco e accoltellata. Quattro fendenti (uno alla gamba, uno all'addome, due alla schiena, vicino a organi vitali) sferrati con un coltello a serramanico.

La seconda vittima, invece, era stato ferito nel tentativo di soccorrere l'amico gravemente ferito: era stato scaraventato al suolo e pestato selvaggiamente con calci e pugni, subendo lesioni successivamente giudicate guaribili in 117 giorni.

Le indagini

I ghisa di piazza Beccaria, guidati da dal direttore dell'area operativa Gianluca Mirabelli, sono arrivati ai presunti responsabili attraverso le immagini pubblicate sui social. Non solo, anche le telecamere a circuito chiuso della zona sono state fondamentali per identificare i presunti aggressori. Sono poi seguite attività di pedinamenti e intercettazioni.

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