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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Gaggiano / Via Milano

Accusato di terrorismo da Tunisi: forse sarà negata estradizione

Contro il giovane Touil non c'è niente di concreto e, per di più, in Tunisia rischierebbe la pena di morte

Potrebbe essere presto scarcerato Abdel Majid Touil, il marocchino arrestato il 19 maggio su richiesta degli investigatori tunisini perché sospettato di avere avuto un ruolo nell'attentato del 18 marzo 2015 al Museo del Bardo a Tunisi. Il giovane è stato arrestato a Gaggiano ma ben presto sono emersi elementi contraddittori rispetto alla terribile accusa di terrorismo. 

Il 'nodo' è la richiesta di estradizione. In Tunisia è in vigore la pena di morte e, proprio per questo, come riferisce il Corriere, la procura generale di Milano ha chiesto alla corte d'appello di non estradare Touil. I giudici decideranno tra non molto. D'altra parte Touil è in carcere soltanto in forza della richiesta tunisina, pertanto se questa dovesse essere respinta non ci sarebbe motivo di tenere ancora il giovane dietro le sbarre.

E' ormai certo che il 16 e il 19 marzo Touil fosse in Italia: la sua presenza risulta dai registri di una scuola di italiano per stranieri da lui frequentata a Trezzano sul Naviglio. I familiari e i conoscenti di Touil hanno confermato che il giovane era nel nostro Paese. Gli inquirenti della Tunisia hanno il suo passaporto e un riconoscimento del volto effettuato da due uomini che hanno partecipato all'attentato. Il passaporto, però, molto probabilmente è stato venduto ai "gestori" degli sbarchi, pertanto poi potrebbe essere stato usato da chiunque. 

In Tunisia il reato di cui è accusato Touil è la pena di morte. L'Italia - per legge - non estrada in Paesi in cui questa pena è prevista per il reato di cui è accusato l'imputato, ma per altri Paesi la convenzione sulle estradizioni prevede la commutazione della massima pena in altre; per la Tunisia, la convenzione non dice nulla su questo.

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