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Cronaca

Terrorismo: negata l'estradizione a Touil. Sarà scarcerato

I giudici della corte d'appello hanno respinto la richiesta dei colleghi tunisini. Touil è accusato di avere partecipato all'attentato al Bardo, ma gli indizi sono a suo favore

Abdel Majid Touil non sarà estradato in Tunisia. Il giovane marocchino arrestato su mandato di cattura internazionale a Gaggiano (Milano) con l'accusa di avere preso parte all'attentato al museo del Bardo resta dunque in Italia. Non solo: automaticamente Touil verrà scarcerato.

Sia il procuratore generale sia l'avvocato difensore avevano chiesto che l'estradizione fosse negata: il primo in ragione del fatto che in Tunisia, per questo genere di reati, vige la pena di morte. Il secondo anche perché sussistono forti dubbi che Touil abbia effettivamente preso parte all'attentato. Era infatti in Italia sia pochi giorni prima sia il giorno dopo, come testimoniano i registri della scuola d'italiano da lui frequentata a Trezzano sul Naviglio. 

Touil si è sempre proclamato innocente e ha affermato che gli scafisti (prima di portarlo in Sicilia) gli avevano sequestrato il passaporto e il telefono.

A convincere i giudici d'appello (competenti sulle richieste di estradizione) è proprio il fatto che il reato di cui Touil è accusato prevede la pena di morte in Tunisia, e questo impedisce l'estradizione dall'Italia secondo l'articolo 27 della Costituzione. «D'altra parte la convenzione bilaterale di estradizione Italia-Tunisia non prevede alcun meccanismo di conversione della pena di morte in altra sanzione detentiva. Né l'autorità tunisina ha fornito alcuna assicurazione sulla non esecuzione della pena capitale», si legge in una nota ufficiale del presidente della corte d'appello di Milano, Giovanni Canzio.

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