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Cronaca

Uccise vigile, le attenuanti perchè "è cresciuto nell'irregolarità"

Lo scrivono i giudici, dopo la condanna a 15 anni. E' il "contesto familiare" che ha portato Remi Nikolic a investire Niccolò Savarino

Il tribunale per i minorenni di Milano ha concesso le "attenuanti generiche" a Remi Nikolic, il giovane rom che a bordo di un suv travolse e uccise l'agente di polizia locale Niccolò Savarino, anche sulla base del "contesto di vita famigliare" nel quale "é cresciuto, caratterizzato dalla commissione di illeciti da parte degli adulti di riferimento" e dalla "totale assenza di scolarizzazione".

Lo scrivono i giudici nella sentenza con cui, a marzo, hanno condannato il ragazzo a 15 anni.

Il pm aveva chiesto per lui 26 anni, senza il riconoscimento delle attenuanti. Il collegio del Tribunale per i minorenni (presidente Daniela Guarnieri), nelle motivazioni appena depositate, spiega, invece, di aver riconosciuto al giovane le attenuanti per "i precedenti penali non particolarmente rilevanti (un tentato furto in abitazione ed una guida senza patente), il contesto di vita famigliare nel quale Nikolic è cresciuto, caratterizzato dalla commissione di illeciti da parte degli adulti di riferimento, sostanziale totale assenza di scolarizzazione, l'intensità e la tipologia del dolo (nel caso di specie sia d'impeto, atteso il breve 'spatium deliberandi' e la natura di dolo eventuale)".

I giudici, però, chiariscono anche che le attenuanti generiche non possono essere concesse "nella loro massima estensione" a causa della "freddezza mostrata immediatamente dopo aver comesso il reato, la fuga, le reticenze e le mendacità".

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