Atm, abbonamenti mensili verso l'aumento a 36 euro
Lo ha deciso la giunta, preferendo questa opzione a quella di aumentare il biglietto. Forse il ritocco scatta già da settembre
Gli abbonamenti Atm aumenteranno. Forse già da settembre. La giunta Pisapia - alle prese col bilancio e con il costo in crescita del servizio di trasporto pubblico - ha scelto di far salire a 36 euro (ma c'è chi dice a 38) il mensile, fermo a 30 euro da dieci anni, rispetto a quella di ritoccare ancora all'insù il biglietto urbano, già portato a 1,50 euro nel 2011.
L'abbonamento era rimasto invariato per dare forza all'azienda Atm in vista anche di eventuali gare internazionali: e infatti molti utenti erano migrati dal biglietto ordinario (aumentato) all'abbonamento stesso. Questo ha però provocato ricavi inferiori alle aspettative complessive. Ora il Pd, col suo capogruppo Lamberto Bertolè, chiede che l'annuale (oggi a 300 euro, come dieci mesi) resti più conveniente del mensile, "per abituare tutti all'uso del mezzo pubblico", e suggerisce che in futuro equivalga a nove mesi di mensile (320 euro circa).
La giunta, prima di discutere (a inizio agosto) la delibera, deve ora studiare che cosa fare del carnet 2x6 (che consente due viaggi al giorno per sei giorni alla settimana) e degli sconti riservati a giovani e anziani. Chi ha più di 65 anni spende oggi 16 euro al mese, chi ne ha meno di 26 (studente o lavoratore non importa) spende 17 euro. In vista anche ritocchi generali a tutte le tariffe del comune, per adeguarle all'Istat.
Il passaggio non è però indolore. All'interno della maggioranza, infatti, si leva qualche voce blandamente critica, come quella di Carlo Monguzzi, consigliere comunale del Pd, che invita a "non passare alla storia come coloro che hanno risanato il bilancio ma messo troppe tasse".
