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Scuolabus e autobus irregolari e in pessimo stato: sedili non ancorati e freni inefficienti

Controlli della polizia stradale anche al terminal di Lampugnano: ecco cos'hanno scoperto

La polizia stradale di Milano ha rilevato diversi casi di scuolabus e bus interregionali irregolari operanti sul proprio territorio. In settimana personale polstrada ha controllato, in particolare, un’impresa di trasporti del Molise operante anche in Lombardia. Un suo mezzo è stato controllato a Cesano Maderno, durante il trasporto di ragazzi delle medie per conto del Comune.

Gli agenti hanno accertato che alcune sedute dei posti riservati ai passeggeri non erano ancorate al telaio dei sedili stessi, tanto da risultare amovibili compiendo una minima pressione. Inoltre l’estintore obbligatorio per la categoria di veicolo, non era stato revisionato entro i termini previsti. Da un successivo controllo più accurato sono emerse ulteriori difformità la cui gravità avrebbe potuto pregiudicare la sicurezza dei passeggeri.

Le misurazioni degli ingegneri hanno rilevato, in particolare, come il freno di stazionamento avesse un’efficienza pari appena al 16%, così come le sospensioni, con le boccole dei puntoni longitudinali da sostituire. Inoltre l’impianto obbligatorio ai fini del rispetto delle norme anti inquinamento (Fap), benché installato, è risultato non funzionare correttamente, con un eccesso di emissioni pari a circa il doppio del limite previsto. L’omologazione del veicolo a categoria euro5 era all’atto pratico, solo sulla carta. Ultimati i controlli sono state elevate le sanzioni previste dal codice della strada, per oltre duemila euro, con sospensione del veicolo dalla circolazione.

Quanto agli autobus di linea che congiungono Milano con le regioni del sud un controllo eseguito presso il Terminal di Lampugnano su un autobus appartenente a un vettore calabrese attivo lungo la linea Milano-Roma ha portato gli agenti a scoprire che l’azienda non possedeva l’autorizzazione idonea per svolgere la linea.

L’autobus inoltre circolava nonostante la barra stabilizzatrice del primo asse fosse spezzata di netto in due tronconi. Anche in questo caso è scattata la sospensione dalla circolazione (fino al superamento di una nuova visita di revisione) oltre alla multa di oltre cinquecento euro.

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