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Cronaca

In trasferta per lavoro: avvocato milanese muore mentre entra in tribunale a Torino

Il dramma venerdì fuori dal tribunale di Torino. Per l'avvocato non c'è stato nulla da fare

Dramma venerdì mattina fuori dal tribunale di Torino. Lì, verso le 9.30, un avvocato milanese che stava raggiungendo proprio il palazzo di giustizia si è accasciato al suolo ed è morto. Nonostante il rapido intervento dei soccorritori, che hanno cercato di rianimarlo per quasi un'ora, per il legale - il 54enne Cesare Lavizzari - non c'è stato nulla da fare. 

Stando a quanto appreso, la vittima era arrivata sotto la Mole per questioni lavorative. Dopo aver lasciato l'auto nel parcheggio sotterraneo, l'uomo si era avviato verso il tribunale ma a pochi metri dall'ingresso ha accusato il malore, che poi gli è stato fatale. 

Pochi i dubbi: il 54enne, che sembra avesse problemi cardiaci, è morto per cause naturali. Fuori dal tribunale, oltre al 118 e al pm di turno, sono intervenuti anche i carabinieri del Radiomobile. 

Chi era l'avvocato Lavizzari

Quello di Lavizzari era un nome molto noto tra i legali di Milano. Avvocato del lavoro e avvocato di diritto civile e societario, il 54enne esercitava nello studio Lavizzari di via Cellini - fondato da suo padre -, dopo aver collaborato per oltre dieci anni con lo studio dell'avvocato Prisco. 

Si occupava - raccontava lui stesso sulla pagina internet a lui dedicata - "di diritto del lavoro con particolare riferimento al settore del commercio, della grande distribuzione, del turismo, dell’editoria e dell’industria". 
  
Nipote del colonnello Fausto Lavizzari, il comandante del 9° Reggimento Alpini caduto sul fronte russo nel febbraio 1943, Lavizzari era stato componente del consiglio direttivo nazionale per dodici anni e vice presidente nazionale degli Alpini negli anni 2009 e 2010. 
 

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