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Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca

Processo nuove Br, avvocato abbandona processo "per paura"

Una giovane avvocatessa nominata d'ufficio lascia il processo: "Non sono tranquilla. Paura per la mia incolumità psicofisica"

Dopo le polemiche sull'"invasione" dell'aula durante un'udienza, un altro caso scuote il processo sulle "Nuove Br" a Milano. La giovane avvocatessa d'ufficio, nominata nella scorsa udienza per difendere uno degli imputati, Alfredo D'Avanzo, ha rinunciato, con una lettera depositata alla Corte, al mandato difensivo, perché "non mi trovo nelle condizioni di sufficiente calma e tranquillità" e spiegando che così vuole tutelare la sua "incolumità psicofisica".

L'avvocatessa, G.D., 30 anni, era stata nominata il 15 maggio scorso dopo che D'Avanzo aveva come gesto politico rinunciato alla difesa. A rinunciare al suo difensore di fiducia era stato anche un altro degli imputati, Vincenzo Sisi. Martedì, prima di entrare nell'aula d'udienza, il suo legale nominato d'ufficio, il giovane avvocato Emanuele Di Salvo, ha chiarito che lui "farà quello che deve fare", ossia difendere l'imputato, "perché questo è quello che ci hanno insegnato".

Per l' avvocato Giuseppe Pelazza, difensore di fiducia di D'Avanzo e Sisi, "forse la giovane avvocatessa si è sentita un po' spaesata in questo contesto, perché questo è un processo con dinamiche di tipo politico e la decisione di D'Avanzo e Sisi è un gesto politico che rientra nella loro linea". Ora, da quanto si è saputo, all'inizio dell'udienza la corte dovrà valutare la rinuncia al mandato del difensore d'ufficio.

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