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Cronaca

Baby Gang resta in carcere perché "il contesto è quello della giustizia fai da te"

Le motivazioni del Tribunale del riesame, che a ottobre ha deciso che il trapper deve restare in carcere

L'intento "di farsi giustizia da sé", la riaffermazione della propria forza in un gruppo che si muove in una "logica di banda". Sono alcuni degli elementi con cui il Tribunale del riesame di Milano, a fine ottobre 2022, ha confermato il carcere per il trapper di 21 anni Baby Gang, il cui vero nome è Zaccaria Mouhib, arrestato il 7 ottobre con l'altro trapper Simba La Rue e altre nove persone (tra cui due minorenni).

L'episodio è la sparatoria avvenuta nella notte del 3 luglio in via di Tocqueville, zona corso Como, durante la quale erano stati gambizzati due giovani senegalesi. Secondo quanto scrivono i giudici, il contesto entro cui è maturato l'episodio è quello di "spedizioni punitive" contro i rivali, e nel mese precedente, a giugno, si era verificato un altro grave episodio, il presunto sequestro ai danni di Baby Touché, ragion per cui, secondo quanto dichiarato proprio da Simba La Rue, il gruppo era sott'occhio da parte degli amici di Baby Touché.

Secondo quanto si apprende, la difesa dei rapper avrebbe contestato l'accusa di rapina (un borsello a uno dei due senegalesi) in quanto la violenza sarebbe stata finalizzata a reagire all'aggressione dei due, che avrebbero minacciato il gruppo dei trapper e dei loro amici con due pistole.

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