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Cronaca

Rapine a Milano, la procura chiede processo per i rapper Baby Gang, Neima Ezza e Samy

Quattro in tutto le persone indagate per altrettanti episodi avvenuti in città e a Vignate

Il rinvio a giudizio per i rapper Baby Gang, Neima Ezza, Samy e per un altro imputato. È quanto ha chiesto la Procura per alcune rapine commesse a Milano e Vignate.

Rapine violente: e se i rapper non fossero colpevoli?

Per i pm, i ventenni Zaccaria Mouhib (aka Baby Gang) e Amine Ez Zaaraoui (Neima), il 19enne Samy Dhahri e un 31enne albanese dovrebbero essere imputati per una serie di colpi su cui hanno indagato i carabinieri di Pioltello e gli agenti della questura di Milano, coordinati dal pm Leonardo Lesti.

Ad essere contestati ai giovani musicisti, oltre che al 31enne, sono 4 episodi, di cui tre avvenuti tra le Colonne di San Lorenzo e piazza Vetra a maggio 2021, e il quarto a Vignate (Milano), lo scorso luglio. Baby Gang era stato scarcerato lo scorso febbraio dal tribunale del Riesame, dopo essere stato arrestato a gennaio, perché il suo legale Niccolò Vecchioni aveva dimostrato come le prove a suo carico fossero lacunose.

A fine febbraio, poi, il gip Luca Milani aveva sostituito, per Neima Ezza, i domiciliari con l'obbligo di dimora a Milano e permanenza a casa dalle 20 alle 7. Niente più domiciliari anche per Samy, che aveva a sua volta visto attenuarsi le misure cautelari nei suoi confronti. Non era stato arrestato, invece, il 31enne, quarto indagato. Il 18 ottobre l'udienza preliminare si aprirà davanti al gup Domenico Santoro che dovrà decidere sul rinvio a giudizio o meno. 

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