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Cronaca Via Corsico

Rapine con i coltelli sui treni e nelle stazioni: arrestati i 'capi' della baby gang 'delle ragazze'

I ragazzini e le ragazzine, residenti nell'hinterland milanese, provengono da contesti familiari molto degradati. Gli arresti sono stati eseguiti dai carabinieri della Compagnia Corsico

In meno di 24 ore hanno rapinato tre ragazzi, uno dei quali di soli 14 anni. In branco come le iene circondavano la vittima e poi fuggivano con il loro bottino. A volte parole gentili di una ragazzina per convincere la vittima a tirare fuori il bottino quasi per gioco, altre volte con il coltello in mano: finiva sempre così. Con la vittima accerchiata e assalita. Modus operandi simile ma mai lo stesso.

Anche se i carabinieri sospettano che possano essere gli autori di molti altri colpi. Tre membri di una baby gang sono stati identificati dai militari della Stazione di Corsico. Si tratta di due 19enni italiani di origini marocchine, residenti a Sesto San Giovanni (Milano) e a Cologno Monzese (Milano), ora arrestati, e di una ragazzina 16enne che vive a Seriate (Bergamo).

Gli adolescenti, insieme ad altri complici, sono finiti nelle indagini della Stazione di Corsico, guidata dal Giovanni Varamo, quando il 19 luglio scorso nella stazione ferroviaria della cittadina dell'hinterland milanese avevano rapinato un 14enne dello Sri Lanka. Il gruppetto aveva agito con una tecnica precisa. Erano state due ragazzine del gruppo - tra queste la 16enne - a convincere con ammiccamenti il giovane a mostrare loro il portafogli. Poi sono intervenuti tutti gli altri in branco e le ladre sono sparite con il bottino. Seguite dai complici. I carabinieri sono riusciti a bloccare il trio. Mentre gli altri si sono dati alla macchia.

Poco prima, sul treno Albairate-Saronno, tra Trezzano e Corsico, avevano invece rapinato un pendolare universitario 20enne di Mortara (Pavia). In quel caso erano stati i maschi a minacciarlo con un coltello e a farsi consegnare il cellulare. I militari riescono a capire che si tratta della stessa gang, e le vittime li riconoscono. Addosso ad uno dei fermati, inoltre, gli investigatori trovano una tessera bancomat. La carta appartiene ad un signore di Seregno. L'uomo era stato la preda di una rapina la sera prima. In quel caso erano riusciti a fuggire con telefono e portafogli. La vittima, un cittadino marocchino, era poi riuscita a ritrovare lo smartphone.

Da quel giorno uno dei 19enni, quello residente a Sesto San Giovanni, finisce ai domiciliari anche perché noto alle forze dell'ordine per un'indagine su una violenza sessuale. Il ragazzo, fidanzato della giovane di Seriate, è considerato dagli investigatori un po' il capo della baby gang. Ufficialmente farebbe lavoretti al mercato come venditore ambulante. 

Contro il 19enne di Cologno, uno studente, scatta l'arresto solo al termine delle indagini. Nessun provvedimento per il momento contro la ragazzina, proveniente da un contesto difficilissimo, tanto che la sera del 19 luglio i carabinieri hanno faticato a trovare un familiare a cui affidarla perché la madre non voleva saperne, così come il padre che vive in Francia. Gli approfondimenti dei militari proseguono per capire chi sono gli altri membri della baby gang e ritrovare altre vittime. Magari anche quelle che, come spesso avviene in questi casi, per paura di ritorsioni non hanno esporto denuncia.
 

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