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Ha un tumore sul cuore: intervento 'miracoloso' salva una neonata

A breve la piccola Miriam lascerà l'ospedale e potrà finalmente tornare a casa dove la aspetta una vita normale, come quella di tutti i bimbi della sua età

Avrà una vita normale, come tutti gli altri bambini. Nonostante a poche settimane di vita abbia già subito due interventi chirurgici delicatissimi.

Un tumore benigno le stava crescendo attorno al cuore e ai polmoni, rischiando di provocare gravi danni. Rimuoverlo richiedeva senz'altro un delicato intervento, reso ancora più delicato dal fatto che la piccola paziente era ancora nella pancia della sua mamma. Oggi Miriam (nome di fantasia) sta bene: a breve lascerà la Fondazione Ca' Granda Policlinico di Milano, dove i medici le hanno asportato con successo il tumore quando aveva solo pochi giorni di vita, e dove ha trascorso alcune settimane di convalescenza. 

L'eccezionale intervento è stato eseguito al Policlinico da Ernesto Leva, responsabile della Chirurgia Pediatrica, con la collaborazione di Giuseppe Pomé, cardiochirurgo pediatrico del Policlinico San Donato. L'intervento è durato circa due ore e ha coinvolto in sala operatoria anestesisti, infermieri, neonatologi, cardiologi e radiologi, che hanno lavorato in perfetta sincronia per la completa riuscita dell'intervento.

"In 25 anni di esperienza - spiega Ernesto Leva - un caso del genere non mi era mai capitato. Questo intervento ha caratteri di eccezionalità sia per la sua rarità, sia per la necessità di istituire un team multi-specialistico per pianificarlo e gestirlo in tutti i suoi aspetti".

Nel dettaglio, la piccola Miriam era affetta da una massa mediastinica intrapericardica che consisteva in una forma tumorale benigna chiamata 'teratoma a componente mista solida-cistica'. L'intervento di asportazione, spiegano gli esperti, "è da considerarsi risolutivo per la guarigione della piccola".

La presenza di questo tumore era già stata notata quando Miriam si trovava ancora nell'utero: per questo Nicola Persico, chirurgo fetale del Policlinico, l'aveva trattata con la laser terapia passando proprio attraverso l'utero, all'ottavo mese di gestazione. Questo intervento è servito a 'bloccare' i vasi sanguigni della massa tumorale, e ad evitare che si ingrandisse ulteriormente. Alla nascita, ginecologi e neonatologi del Policlinico hanno utilizzato la procedura "Exit": consiste nell'estrarre solo parzialmente il neonato dall'utero durante il parto cesareo e nell'intubarlo, sfruttando il suo legame con la placenta e il cordone ombelicale come una sorta di 'circolazione extracorporea'.

"Riuscire a garantire a Miriam la possibilità di respirare alla nascita, tramite procedura "Exit", non era cosa scontata - spiega Fabio Mosca, direttore della Neonatologia della Clinica Mangiagalli del Policlinico, dove la piccola Miriam è stata ricoverata - perché la massa sul cuore premeva anche trachea e polmoni, e comprometteva la sua capacità di respirare in modo autonomo; e anche nei giorni successivi è stato necessario dare a Miriam un aiuto per farla respirare senza difficoltà".

Il caso clinico, subito dopo la nascita della piccola, è stato discusso da un team di esperti del Policlinico, che hanno voluto aggiungere alla squadra anche la consulenza del dottor Pomé, massimo esperto di cardiochirurgia neonatale e pediatrica riconosciuto a livello internazionale. "L’intervento è da ritenersi riuscito al 100% ­- commenta Giuseppe Pomè, cardiochirurgo pediatrico del Policlinico San Donato - dopo l’esito delle analisi istopatologiche sul tessuto rimosso, possiamo dire che l’operazione ha guarito definitivamente la piccola Miriam. Il tumore, le cui dimensioni erano più del doppio del volume del suo cuoricino, si situava all’interno del sacco pericardico, che è la membrana chiusa che avvolge il cuore, ostacolando il ritorno del sangue venoso verso le cavità cardiache".

A breve la piccola Miriam lascerà l'ospedale, e potrà finalmente tornare a casa; la aspetta una vita normale, come quella di tutti i bimbi della sua età, e nemmeno il ricordo di quella che, per fortuna, è stata solo una brutta avventura con un lieto fine.

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