Bambino di un anno pesa come un neonato di tre mesi: sotto accusa i genitori vegani

Dopo un anno di vita pesava come un bambino di tre mesi: poco più di cinque chili e duecento grammi. Quando ha varcato la soglia del Fatebenefratelli i medici hanno riscontrato che era malnutrito e con livelli di calcio nel sangue «ai limiti della sopravvivenza». È stato ricoverato in ospedale: le sue condizioni sono stabili, ancorché gravissime. Sotto accusa il regime alimentare vegano imposto dai genitori. La vicenda è stata riportata sulle colonne del Corsera.

Niccolò — nome di fantasia — era arrivato al Fatebenefratelli con i nonni per un controllo. I medici si sono subito accorti che era malnutrito, oltre che affetto da  «cardiopatia grave non corretta chirurgicamente». Di fronte alla situazione i genitori (papà indiano, mamma milanese) hanno tentato di minimizzare. Poi si sono raccomandati di non somministrare in alcun modo latte e latticini al figlio e infine hanno riportato il piccolo a casa. 

È intervenuta la Procura. Dato il rifiuto opposto dai genitori a ulteriori accertamenti, l'ospedale ha informato il Pm di turno e la polizia è andata a prendere il piccolo a casa. Successivamente sono scattate le cure in ospedale: prima al Fatebenefratelli, poi al Buzzi e infine al San Donato. Ora il bambino si sta riprendendo. Una volta ripreso potrà essere affidato ai nonni materni o collocato presso una comunità mamma-figlio.

È il primo caso a Milano, ma nelle scorse settimane episodi simili erano balzati agli onori delle cronache nazionali. «Non è un problema la scelta di forme di nutrizione diverse o inusuali, e noi certo non entriamo nel merito della decisione — chiosa sulle colonne del quotidiano di via Solferino Luca Bernardo, direttore della pediatria al Fatebenefratelli. —. Ma allora il bambino, dalla nascita, deve essere accompagnato con integrazioni, nella fattispecie di calcio e di ferro».