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Cronaca

La banda dei professionisti di furti in casa

I membri sono stati arrestati dalla polizia di Stato

"I georgiani sono in assoluto i migliori ladri di appartamento sulla piazza, non c'è nulla di chiuso che non sappiano aprire. Nell'ex Unione Sovietica che le fabbriche di chiavi e serrature pare fossero tutte in Georgia. Quando il sistema è saltato le professionalità, per così dire, si sono riconvertite e tramandate". Lo scrive Gianrico Carofiglio nel suo ultimo libro 'La disciplina di Penelope', ma la digressione romanzesca deve avere un fondo di verità. Ancora una volta, tra Milano, Torino e Roma, una banda di ladri d'appartamento georgiani è stata sgominata dalla polizia di Stato. Sei, in tutto, le persone finite in manette.

Gli indagati, gravemente indiziati di diversi furti in appartamento consumati e tentati tra agosto e settembre 2021 a Milano e Torino, sono ritenuti responsabili del raid ai danni di 45 box ubicati in zona Lambrate. La polizia, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Milano, nell'ambito delle indagini sul gruppo di professionisti georgiani specializzati in furti in appartamento, ha fermato un uomo eseguendo un provvedimento disposto dal pubblico ministero titolare delle indagini, Paolo Storari.

Sei arresti

I rei sono stati arrestati dai poliziotti della Squadra Mobile di Milano, con la collaborazione dei colleghi di Roma e Torino. In particolare, uno di loro è stato fermato a Milano, due sono stati rintracciati a Torino, dove si trovavano da pochi giorni, e il quarto a Roma. Sempre a Milano, poi, è finito in manette un altro georgiano, destinatario di un provvedimento cautelare emesso dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Torino, perché appartenente a una associazione a delinquere dedita ai furti in abitazione (associazione che gli investigatori ritengono una diramazione locale della mafia georgiana). A Roma, invece, un sesto georgiano, sempre membro della banda, è stato arrestato per essere rientrato in Italia senza le autorizzazioni necessarie, nonostante fosse destinatario di un provvedimento di espulsione risalente al 2018.

Ad incastrare i componenti della banda sono state le intercettazioni telefoniche e ambientali e i pedinamenti da parte degli agenti. L'indagine ha evidenziato come il gruppo fosse molto ben organizzato: la scelta degli appartamenti da derubare avveniva con precisione certosina, poi ai diversi membri venivano affidati compiti specifici (tra cui quello di 'palo) e, in seguito, si procedeva ad accurati sopralluoghi, durante i quali le porte venivano 'segnate' (con un filtro di sigaretta, un frammento di plastica) per verificare nei giorni successivi che fossero disabitate. Singolare, inoltre, evidenziano gli investigatori, la professionalità con cui i malviventi riuscivano ad aprire le porte d'ingresso usando chiavi alterate o grimaldelli. Durante le perquisizioni, i poliziotti hanno trovato e sequestrato diversi attrezzi usati per lo scasso, oltre alla refurtiva composta da gioielli in oro, argenteria e denaro contante.

 

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