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Cronaca San Giuliano Milanese / Viale Fratelli Cervi

Bar usato come base operativa per lo spaccio di droga, chiuso

La licenza del locale è stata sospesa per due settimane, nel 2013 venne chiuso per un mese

Il Bar Le Torri di San Giuliano Milanese era stato "scelto" da un pusher come base operativa per lo spaccio di droga. Ora il questore di Milano Giuseppe Petronzi, nell'ambito dell'attività di prevenzione, controllo del territorio e monitoraggio dei locali pubblici milanesi, ha decretato la sospensione della licenza per 15 giorni del locale in via Fratelli Cervi. Ai sensi dell'articolo 100 del Tulps.

Lo scorso mercoledì gli agenti del Comando della polizia locale di San Giuliano Milanese (Milano) hanno notificato il provvedimento in quanto le indagini condotte hanno fatto emergere come l'esercizio commerciale fosse un punto di aggregazione e base operativa per lo spaccio di stupefacenti e, durante vari controlli, sono stati identificati avventori tossicodipendenti e pregiudicati per reati in materia di armi e di stupefacenti, anche in ambito internazionale.

Per analoghe problematiche, già nel febbraio del 2013 il Bar Le Torri era stato destinatario di un provvedimento di sospensione della licenza per 30 giorni. A ottobre 2021, gli agenti della locale di San Giuliano avevano notato un individuo che faceva avanti e indietro su un monopattino tra il bar e un vicino box privato dove si incontrava con un secondo uomo che, anche lui, più volte entrava e usciva da bar e dal box.

Poco dopo, all'ingresso del bar, gli agenti avevano fermato un terzo uomo che aveva appena acquistato della droga riferendo. L'acquirente poi aveva "cantato" tutto, spiegando come in passato, lo spacciatore gli avesse perfino fornito gratis la prima dose di cocaina promettendogli che per le altre dosi lo avrebbe trovato al "Bar Le Torri".

All'interno dell'esercizio commerciale gli agenti avevano poi identificato tre avventori, tutti con precedenti di polizia, per reati in materia di stupefacenti e contro il patrimonio, di cui uno, inginocchiato davanti alla tazza del wc, stava suddividendo la droga utilizzando una scheda in plastica e la copertura esterna posteriore dello smartphone. Quest'ultimo, trovato con delle dosi di cocaina nascoste in una mascherina chirurgica, è stato denunciato per spaccio di sostanze stupefacenti mentre un altro è stato segnalato alla prefettura per uso di droga.

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