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Cronaca

La nipote di Papalia apre un bar a Milano, e a Buccinasco scoppia la polemica

Il sindaco di Buccinasco su Facebook: "Cara antimafia, a cosa servono i sacrifici se i Papalia aprono un altro bar?". Gli risponde direttamente la madre della ragazza che ha aperto il locale: "Non è dei Papalia, ognuno ha la sua famiglia"

"Cara 'antimafia', ma se i Papalia possono aprire un altro bar, a che serve tutto il nostro impegno e il nostro sacrificio? RSVP". È il laconico post scritto qualche giorno fa da Rino Pruiti, sindaco di Buccinasco e storico attivista antimafia, su Facebook, alla notizia che la 23enne Elisa Barbaro ha aperto da poco un bar in via Lodovico il Moro a Milano, quasi al confine proprio con Buccinasco. La giovane (incensurata) è figlia di Serafina Papalia (a sua volta figlia di Rocco Papalia) e di Salvatore Barbaro, con alcune condanne per mafia.

All'attacco di Pruiti, su Facebook, ha risposto direttamente Serafina Papalia, detta Sara. "Il bar non è assolutamente dei Papalia", ha scritto: "Ognuno di noi ha la propria famiglia. Il bar è di mia figlia, ragazza di 23 anni sposata con la sua di famiglia. Non hanno diritto nemmeno loro di crearsi un futuro? Uccideteci tutti come al tempo del nazismo forse lì il signor sindaco sarà contento!".

Tuttavia Pruiti non si è lasciato scalfire ed è andato avanti per la sua strada, avvertendo il prefetto e il sindaco metropolitano Beppe Sala per avviare gli accertamenti che riterranno opportuni. Il punto principale è capire se il denaro per aprire il bar sia di provenienza illecita. Tuttavia, stavolta, non è mancato chi ha accusato il sindaco di Buccinasco di far ricadere le colpe dei padri sui figli.

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