
Le terrazze del Duomo (foto duomomilano.it)
Un bar sulla terrazza del Duomo? Parere negativo della Sovrintendenza
Fa discutere l'idea della Veneranda Fabbrica, che porterebbe più di 500 mila euro all'anno. La Sovrintendenza: "Idea sbagliata". La parola al Tar
Il restauro del Duomo costa tanto. Troppo. Soldi non ce ne sono. Da qui l'idea: un baretto sulle terrazze del Duomo, non più di nove metri quadri, per recuperare denaro e fornire un servizio ai turisti. Era tutto pronto ma la sovrintendenza ha bocciato l'idea e tutto è stato rimandato al Tar, a cui ha fatto ricorso l'azienda ("Desco Ambrosiano") che aveva ottenuto la gestione del chiosco.
Secondo la Veneranda Fabbrica quei tre metri per tre di banchetto risolleverebbero le sorti dei conti economici del restauro, anche in vista del boom di visitatori che si prevede per Expo 2015: garantirebbe, secondo i calcoli, più di 500 mila euro all'anno per tre anni. Ma per la sovrintendenza il baretto è "inopportuno e incompatibile con la funzione del luogo". Dalla Veneranda Fabbrica ricordano che un bar era già stato installato sulle terrazze fino agli anni '60, ma il sovrintendente Artioli è categorico: "Vogliamo ripetere l'errore?". L'ultima parola al Tar.