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Cronaca Bareggio

Preso parrucchiere col pollice verde: in casa piante di 2 metri di marijuana

S.L., coiffeur di Bareggio, si dilettava col giardinaggio: in casa sua trovate 10 piante di marijuana da 2 metri l'una. Arrestata anche la moglie. Gli altri arresti dei carabinieri di Rho

Continua senza soste l’attività antidroga della compagnia di Rho, finalizzata come sempre a bonificare le aree di territorio alla mercè degli spacciatori e ad individuare le direttrici del traffico di droga. E nella giornata di ieri, in poche ore, sono stati assestati altri 3 duri colpi allo specifico settore criminale. In manette sono infatti finiti tre soggetti italiani, con il sequestro di circa 8 Kg. di droga.

PIANTE DI "MARIA" - Il primo arrestato è stato effettuato nei confronti di S.L., 38enne parrucchiere di Bareggio. Il soggetto era da tempo seguito dai carabinieri di Cornaredo, al quale sono giunti anche in questo caso pedinando gli assuntori della zona. Durante la perquisizione domiciliare, i militari rinvenivano una vera e propria serra: 10 piante di marijuana alte circa 2 metri, sistema di areazione e controllo temporizzato della temperatura. Le piante e l’attrezzatura venivano smantellate e sottoposte a sequestro.

COCAINA - Denunciata a piede libero anche la moglie, 35enne di origine pugliese. In manette G.A., 36enne nervianese, già con precedenti di polizia. I militari del Nucleo Radiomobile di Rho lo hanno sorpreso nella zona boschiva attigua alla s.p.229 di Pogliano Milanese, subito dopo aver ceduto 6 grammi di eroina e cocaina ad due soggetti della Provincia di Verbania. Questi ultimi, un camionista di 47 anni ed un carpentiere di 42, venivano conseguentemente segnalati alla Prefettura per uso personale di stupefacenti

CUSTODE SPACCIATORE - La principale operazione, poi, ha riguardato Z.I., 33 anni, un custode di condominio di Corsico. Al soggetto i militari rhodensi sono arrivati monitorando e pedinando gli acquirenti del territorio. I riscontri portavano infatti ad un condominio della via Copernico di Corsico, intorno al cui gabbiotto del custode si notava uno strano via vai, compatibile appunto con la cessione di stupefacente. Bloccato il custode, gli investigatori lo trovavano in possesso di 7 grammi di hashish e 4 grammi di marijuana, già suddivisi in dosi, di cui il soggetto evidenziava tuttavia l’uso personale.

60MILA EURO DI "CIOCCOLATO" - Ma la successiva perquisizione effettuata all’interno dell’attigua cantina delineava uno scenario ben diverso: occultati dietro gli scaffali e sigillati in una scatola di cartone, i carabinieri rinvenivano 7,8 chilogrammi di hashish, suddivisi in 31 panetti, probabilmente appena approvvigionati e pronti per essere suddivisi in dosi e spacciati. Uno stupefacente della qualità nota tra gli addetti come “cioccolato”, con un valore di mercato pari a circa 60mila euro.

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