
I malviventi sono stati arrestati dai Carabinieri
Scappano da un posto di blocco e provocano un incidente frontale: arrestati
È successo nella mattinata di giovedì sulle strade dell'hinterland Milanese: i tre sono stati arrestati per resistenza a pubblico ufficiale
Sono scappati da un posto di blocco dei carabinieri. Pensavano di farla franca seminando le forze dell'ordine ma sfortunatamente per loro non sono riusciti a scappare, anzi: un incidente frontale ha posto fine alla loro fuga. Così hanno terminato la loro giornata dietro le sbarre.
Tutto è cominciato intorno alle 8.50 del mattino in via Fontanili a Rho. I carabinieri — come riporta il Corriere in un suo articolo — avevano imposto l'alt ad una Opel Corsa con a bordo tre passeggeri: una donna di cinquantuno anni, un giovane di 21 e una 19enne. L'automobile non ha rispettato anzi, la conducente ha spinto a tavoletta sull'acceleratore.
I militari non si sono fatti sorprendere: saliti in macchina si sono lanciati in un rocambolesco inseguimento per le vie di Rho, Cornaredo, Pregnana e Bareggio fino a quando l'automobile con a bordo i tre fuggitivi non si è schiantata frontalmente contro un Volkswagen Beetle sulla statale 11 a Bareggio, nei pressi della rotonda di via Morandi-Falcone.
Lo schianto è avvenuto alle 9.10. Sull'autovettura tedesca viaggiavano un medico di Bareggio e suo figlio di 27 anni, entrambi sono rimasti lievemente feriti e trasportati all'ospedale Fornaroli di Magenta. Dopo lo schianto il 21enne che era sulla Opel Corsa ha tentato di scappare, ma è stato immediatamente raggiunto dai carabinieri che lo hanno arrestato. La guidatrice, invece, è stata trasferita all'ospedale di Rho per le medicazioni necessarie.
"Non potete arrestarmi: sono incinta": questo è quanto avrebbe detto al 19enne ai militari quando hanno cercato di ammanettarla. Su questo particolare sono in corso accertamenti.
L'Opel Corsa è stata posta sotto sequestro. I militari all'interno dell'autovettura hanno trovato uno storditore elettrico e alcuni foglietti con annotate le frequenze di questura e i carabinieri di tutto il Nord Italia. Non solo: anche la targa si è rivelata essere falsa. Nei prossimi giorni il mezzo sarà smontato per scovare eventuali nascondigli di refurtiva.