Ruba benzina per 300mila euro dal camion della ditta e la rivende
E' stato sequestrato anche un capannone abusivo dove la nafta veniva rivenduta
I carabinieri della stazione di Vigentino hanno sequestrato un capannone a Caorso (Piacenza). La struttura era a tutti gli effetti una stazione di rifornimento carburante illegale. Il gestore, un cittadino romeno residente a Piacenza, O. N., di 52 anni è stato arrestato. Insieme con lui, è finito in manette M. P. romeno di 41 anni che è stato beccato mentre vendeva il carburante del tir della ditta dove lavorava da tempo, ovviamente in maniera furtiva.
E' stato quest'ultimo camionista 'infedele' a condurre i militari nel capannone. Le gazzelle infatti lo stavano monitorando e pedinando già da diversi giorni dopo che il titolare dell'azienda di logistica presso la quale lavorava, la Ricci Trasporti di via Quintosole 42 a Milano, aveva segnalato una anomalia nel conteggio del carburante consumato dai propri dipendenti: 42 camionisti in tutto che si rifornivano all'interno della ditta stessa con una pompa indipendente.
Grazie alla presenza del gps in ognuno dei camion e a quanto indicato di volta in volta dal tachigrafo, i dirigenti dell'azienda insieme con gli investigatori hanno piano piano escluso tutti i loro autotrasportatori. Tutti tranne uno. Il gps sul tir guidato dal 41enne segnalava una sistematica fermata non prevista dai suoi tragitti: Caorso.
Un'abitudine che andava avanti da parecchio, tanto che il danno stimato per la Ricci si aggira intorno ai 300mila euro, circa 10mila litri di gasolio a settimana, per 20mila euro al mese. Giovedì 16 gennaio, mentre i carabinieri erano sulle sue tracce, l'uomo ha prima sganciato il cassone in un'area di sosta della superstrada, poi con la sola motrice è andato nella zona industriale del comune piacentino ed è entrato nel capannone gestito dal suo connazionale. A quel punto, i militari hanno fatto irruzione. L'uomo aveva già travasato 700 litri di nafta. All'interno, oltre ai due arrestati, ci sono quattro persone pronte a comprare il carburante appena rubato: per loro scatta la denuncia per ricettazione: si tratta di due italiani di 56 e 46 anni, un altro romeno di 35 e un macedone di 23.
Ma non finisce lì, sono in corso accertamenti per individuare clienti e fornitori del benzinaio abusivo di Caorso che risulta intestato ad una donna di origine moldava.