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Cronaca Via Olgettina Milano

Berlusconi esce dal San Raffaele: "Tra due mesi torno in piena attività"

Dimesso dopo un mese di ricovero, ha subìto un'operazione a cuore aperto

Silvio Berlusconi è stato dimesso dal San Raffaele dopo quasi un mese di ricovero. Vi era entrato il 7 giugno, all'indomani delle elezioni comunali, per un malore che aveva avuto domenica 5. I medici avevano stabilito la necessità di una operazione a cuore aperto per sostituire la valvola aortica con una biologica. 

"E' stata una prova dolorosa", ha affermato l'ex premier uscendo dal nosocomio di via Olgettina. Parole di ringraziamento per gli infermieri e i medici ("mi hanno curato con dedizione e attenzione straordinaria") e per i giornalisti ("vi chiedo scusa se vi ho costretto ad una attesa così lunga"). Poi alcune battute sia sul Milan sia sulla situazione politica.

Riguardo al Milan, Berlusconi ha confermato che "ormai è sulla via per la Cina" e ha ammesso di avere rinunciato a qualsiasi richiesta sul prezzo, ma di avere anche chiesto che i nuovi proprietari siano disposti ad investire nella società per riportare la squadra ai massimi livelli mondiali. 

Sulla politica, Berlusconi ha parlato della situazione in Europa dopo il referendum nel Regno Unito, ma anche, più in generale, della "situazione internazionale che si presenta con una carenza di leadership". Per quanto riguarda l'Italia ha criticato l'Italicum e la riforma costiuzionale, che "produrrà sicuramente una vittoria del Movimento 5 Stelle".

Secondo Alberto Zangrillo, medico personale dell'ex premier e primario al San Raffaele, Berlusconi dovrà restare in convalescenza per almeno due mesi, ma poi potrà tornare alla vita di sempre e volendo anche alla politica: "Deve fare scelte consapevoli. Lui sa cosa dovrà fare", ha affermato il medico. Durante il ricovero al San Raffaele, Berlusconi ha ricevuto le visite unicamente dei suoi più stretti familiari e collaboratori. 

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