Certosa di Pavia a pagamento? L'ipotesi: 5 euro a testa
Lo splendido monumento tra Milano e Pavia ha bisogno di recuperare risorse: si pensa a un biglietto di 5 euro. Attualmente l'offerta è libera e facoltativa
700mila turisti visitano ogni anno la Certosa di Pavia, monumento nazionale di proprietà dello Stato italiano. Tra poco, probabilmente, verrà istituito un ticket d'ingresso di cinque euro a testa. Colpa delle spese di manutenzione, che sono sempre necessarie per quest'opera monumentale, un monastero a otto km da Pavia, verso Milano, curato dai frati cistercensi.
Oggi i ricavi "diretti", a parte le offerte libere, si riconducono al bookshop e alla bottega dei monaci, dove si possono acquistare prodotti erboristici e cibo genuino. Ma evidentemente non basta. I tempi potrebbero comunque essere piuttosto lunghi. Poiché la Certosa è monumento nazionale, per far pagare il biglietto d'ingresso occorre il "via libera" di una apposita commissione del ministero dei beni culturali. Intanto a Pavia si chiedono come reperire risorse immediate, ad esempio per i restauri più indispensabili o per tenere aperto il cortile d'ingresso anche durante le due ore di pausa pranzo (12.30 - 14.30).
Il percorso di visita, oltre alla basilica e al cortile, prevede un "viaggio" all'interno del monastero: i monaci guidano i turisti, a piccoli gruppi, alla scoperta di un paradiso del silenzio unico nel suo genere. E' possibile capire come vivevano anticamente i frati attraverso la visita di "celle" tipiche (ognuna di loro aveva un piccolo orto sul retro). Un'esperienza davvero indimenticabile per chiunque la compia.