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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Vandali e bike sharing: Mobike comincia a decurtare i punti

La società ha anche deciso di chiudere gli account dei "recidivi". Ma, stando ai numeri, i vandali sono l'1% degli utenti

Meno venti punti dal proprio conteggio se si parcheggia nei cortili privati. Mobike, uno dei due operatori del nuovo servizio di bike sharing a flusso libero, decide il pugno di ferro contro i trasgressori. L'inciviltà di chi in questo modo pensa di tenersi la bici per il mattino dopo è evidentemente inaccettabile per l'azienda. 

Bici del bike sharing vandalizzate a Milano (Lettori)

D'altronde la decurtazione dei punti era prevista fin dall'inizio alla voce "parcheggiare in area recintata" delle Frequently Asked Questions (Faq) leggibili sul sito e nell'app. Insomma, tutto chiaro da subito. Solo che Mobike aveva deciso di non iniziare immediatamente con le "stangate" per permettere agli utenti di familiarizzare con il servizio.

Vandali e bike sharing: sta diventando un problema

Si deve considerare che ogni utente, iscrivendosi, ottiene 100 punti. E poi ne guadagna uno per ogni corsa. Ma, se scende fino a 80 punti, comincerà a pagare 20 euro per ogni mezz'ora di utilizzo. Facendo un paio di conti, basta avere fatto una sola corsa per non incorrere nel pagamento "salatissimo" alla prima decurtazione per comportamento incivile. Tuttavia è evidente che, finora, molti si sono sentiti impuniti anche perché la società non aveva iniziato a decurtare.

Molti? Forse non più di tanto, in realtà. Mobike vanta già decine e decine di migliaia di iscritti (35 mila solo nelle prime settimane, ora cresciuti). Gli incivili e i vandali sarebbero sotto l'1% degli utilizzatori. Sono più "evidenti" perché, nel grande numero, si "vedono". Come si vedevano molto bene, per esempio, le biciclette gettate nel Naviglio Grande, tra Milano e Buccinasco, nel weekend e recuperate poi dalla Canottieri San Cristoforo.

Video: i canottieri recuperano le bici nel Naviglio

L'altra mossa di Mobike è quella di punire ulteriormente gli utenti recidivi, cioè beccati più volte in comportamenti irrispettosi e irregolari. Alcuni di loro si sono già visti chiuso l'account, e del resto era naturale che una risposta sarebbe arrivata. Per il momento non da Ofo (che, il 19 ottobre, lancia ufficialmente il servizio). Le biciclette gialle, fino a fine mese, sono gratuite, ma la società ha introdotto, ad un certo punto, la richiesta di una carta di credito sperando così di limitare i danni. Il Comune di Milano pensa invece ad un vademecum per l'utilizzo corretto delle biciclette in città, pensato sia per gli utenti del bike sharing sia per chi utilizza il mezzo privato. 

 

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