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Cronaca Melegnano

Incinta, va in ospedale per dolori all’addome: viene dimessa, poi torna e il bimbo muore

Il dramma all'ospedale di Vizzolo Predabissi. I genitori hanno presentato denuncia

La tragedia si è consumata nel giro di qualche ora. Il tempo di un primo viaggio all’ospedale, per forti dolori addominali, di un controllo prima delle dimissioni e del ritorno al pronto soccorso, questa volta concluso nel peggiore dei modi. 

Dramma all’ospedale di Vizzolo Predabissi, dell’Asst di Melegnano, dove un feto è morto nella pancia della madre in circostanze sulle quali ora indaga la Procura. 

Simona, trentatreenne della zona, verso le 16.15 del 2 gennaio si fa portare dal suo compagno al pronto soccorso per dolori addominali. Da lì la donna viene dimessa dopo un paio d’ore, una visita ginecologica e la rassicurazione che tutto è a posto e che il bimbo nascerà per il 18 gennaio, giorno previsto. Intorno alle 20, però - secondo il racconto degli avvocati della famiglia - la donna e il compagno sono costretti a tornare in ospedale perché ai dolori si aggiungono delle perdite di sangue. 

Questa volta i dottori decidono di anticipare il parto e, dopo aver fatto l’epidurale alla trentatreenne, optano per il cesareo perché il battito del feto è troppo flebile. Verso l’1.30, poi, la resa: per il piccolo non c’è più nulla da fare. Il cesareo d’emergenza serve a poco: il bimbo è morto verosimilmente soffocato dal cordone ombellicale. 

Sul caso la procura di Lodi ha già aperto un’inchiesta - dopo la denuncia dei genitori ai carabinieri di Legnano - per fare chiarezza su tutti i passaggi della vicenda e per accertare eventuali responsabilità. Nei prossimi giorni sul corpo del piccolo verrà effettuata l’autopsia. 
 

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