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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Porta Ticinese / Via Emilio Gola

Milano, polizia all'assalto del "fortino": un altro blitz in via Gola, terzo controllo da inizio anno

Martedì mattina perquisizioni e controlli in via Gola. È il terzo blitz da inizio anno

Ancora controlli. Ancora una prova della propria presenza. Martedì mattina la polizia ha eseguito una serie di perquisizioni in via Gola, in quello che negli anni è diventato il "fortino della droga", tra spaccio, criminalità e abusivismo. 

Sul posto sono intervenuti agenti della Squadra Mobile, del commissariato Porta Ticinese, della polizia scientifica e del reparto Mobile. I poliziotti sono andati "a caccia" di droga e abusivi che occupano le case Aler e hanno liberato quattro appartamenti, uno dei quali - occupato da un trapper 22enne -era già stato sgomberato soltanto lo scorso 16 gennaio. 

I continui blitz in via Gola

Su via Gola e via Pichi - e sull'intero quartiere - è in corso un piano di recupero voluto dal comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica in Prefettura e annunciato dopo la follia di Capodanno, quando i vigili del fuoco erano stati letteralmente assaliti mentre cercavano di domare un incendio appiccato in strada. 

Proprio dopo quella notte di violenza, il 16 gennaio scorso erano scattate le prime operazioni in via Gola e nove giovani - tra occupanti abusivi, baby pusher e trapper - erano stati iscritti al registro degli indagati perché accusati di aver preso parte al raid contro i caschi rossi. 

Il 4 febbraio scorso, invece, gli agenti si erano presentati all'alba al civico 3 di via Pichi e al 23 e al 27 di via Gola "a caccia" di droga - tutti i controllati avevano precedenti per spaccio - e irregolari. 

Pitbull, droga e degrado

Nell'abitazione di via Pichi erano stati trovati una croata 20enne irregolare, due marocchini e un pitbull, spesso usati per ritardare l'ingresso degli agenti negli appartamenti e avere così il tempo di far sparire la droga. In via Gola 27 c'erano un'italiana, un marocchino irregolare e altri due cani in condizioni igieniche che gli stessi investigatori avevano definito "molto precarie". Nel secondo appartamento al civico 27 non c'era nessuno, ma anche quella casa - come le altre due - era risultata occupata illegalmente. 

I tre nordafricani - di 37, 30 e 28 anni, con precedenti per droga - erano tutti stati portati in Questura e affidati all'ufficio immigrazione per avviare le pratiche per l'espulsione. 

In via Gola 23, invece, gli agenti avevano trovato una donna italiana - risultata titolare del contratto di affitto -, un altro pitbull e un cittadino marocchino irregolare che però aveva un obbligo di firma che lo "costringe" a restare in Italia. Le case erano tutte state liberate, "lastrate" e riaffidate ad Aler.

Una pistola in cantina

Sei giorni dopo, il 10 febbraio, erano scattati altri controlli e sequestri. Gli agenti avevano infatti messo le mani su una pistola - trovata in una cantina al 3 di via Pichi -, che potrebbe essere la stessa usata proprio la notte di Capodanno.

Quello stesso giorno un pusher era stato arrestato dopo essere stato sopreso dai poliziotti della Volante a vendere droga in strada. 

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