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Cronaca

Ruby, la Boccassini: "La Minetti aveva doppio lavoro"

Per il procuratore aggiunto, la Minetti "gestiva le prostitute"

Nicole Minetti aveva "questo doppio lavoro", ossia "gestiva le case di via Olgettina dove vivevano le ragazze che si prostituivano" e "era un rappresentante delle istituzioni nel Consiglio regionale, pagata dai contribuenti".

Così il procuratore aggiunto di Milano, Ilda Boccassini, ha descritto, nel corso della requisitoria al processo sul caso Ruby a carico di Berlusconi (accusato di favoreggiamento della prostituzione minorile), la figura dell'ex consigliere regionale, la quale, secondo il pm, distribuiva il suo tempo tra queste due 'occupazioni'.

Anche Minetti, così come Emilio Fede e Lele Mora, secondo il pm Boccassini, era consapevole che Ruby fosse minorenne quando frequentava Arcore. Così come lo sapevano, sempre secondo il pm, diverse persone che frequentavano la ragazza, come Caterina Pasquino e Michelle Conceicao, le quali inoltre erano a conoscenza "che Ruby si prostituiva".

Ruby, sempre secondo la requisitoria, ha dormito diverse notti ad Arcore tra il febbraio e il marzo del 2010 ed era diventata "la preferita, la più gettonata delle ragazze" in quel contesto di "prostituzione ad Arcore" che, secondo l'accusa, "é stato dimostrato al di la di ogni ragionevole dubbio".

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