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Cronaca

Body cam mai date agli agenti penitenziari. E ora sarebbero obsolete

Non sarebbero mai state distribuite agli agenti penitenziari le body cam consegnate ai provveditorati regionali nel 2018

Non sarebbero mai state distribuite agli agenti penitenziari le body cam consegnate ai provveditorati regionali ad aprile 2018 dopo il nulla osta del garante della privacy. Lo rende noto l'Osapp, organizzazione sindacale autonoma polizia penitenziaria. "La denuncia del sindacato è molto grave", commenta l'assessore regionale alla sicurezza, immigrazione e polizia locale, Riccardo De Corato.  

"Secondo quanto appreso dal sindacato - ricorda l'assessore - le body cam erano state distribuite ai vari provveditorati regionali. Dopo il nulla osta all'utilizzo di questi strumenti da parte del garante della privacy nell'aprile del 2018, non è mai stata avviata la fase sperimentale e non sono state distribuite agli agenti".  

"Adesso - sottolinea De Corato - questi strumenti, probabilmente chiusi in qualche magazzino, sono già diventati obsoleti. E nel frattempo anche in Lombardia si sono susseguite aggressioni da parte dei detenuti agli agenti penitenziari. Cito ad esempio la rivolta nel carcere di Opera dello scorso febbraio, quella nelle carceri di Pavia e del Bassone a Como".  

"Come Regione Lombardia - evidenzia l'assessore regionale alla sicurezza - riconoscendo l'importanza di questi strumenti, li inseriamo regolarmente nei bandi per le dotazioni strumentali delle Polizie Locali lombarde. Sarebbe molto importante capire le motivazioni del mancato utilizzo delle body cam. Il Governo non può perdere tempo, bisogna al più presto dotare la polizia penitenziaria, come da tempo chiedono i sindacati di categoria, di body cam e taser a tutela della loro sicurezza".

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