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Cronaca

Da Macerata a Milano per borseggiare, chiede l'interprete di pugliese in aula

La donna, 66enne, zeppa di precedenti, ai domiciliari: "Così posso stare col mio bambino" (che ha 39 anni)

Una borseggiatrice di 66 anni pugliese è stata arrestata (è stata disposta la detenzione ai domiciliari) dopo esser stata pizzicata l'altro giorno a Milano, in corso Vittorio Emanuele, con il borsello di una turista francese, rubato dentro una boutique Mango. 

Il tribunale di Milano ha convalidato l'arresto. Pochi minuti prima, secondo il rapporto della polizia, aveva "sfilato dalla borsa di una signora cinese un portafogli di colore rosa, presso la boutique Gap", come ha ricostruito la polizia. La domenica, se non fosse stata arrestata, sarebbe andata a messa, come faceva di solito.

In aula, durante l'udienza di convalida dell'arresto, la donna ha detto al giudice di "non capire molto bene l'italiano" e per questo ha chiesto un interprete "che parla il dialetto del mio paese", ma la richiesta non è stata accolta dal tribunale.

Il suo modus operandi era sempre simile: da Macerata, prendeva il treno e si portata in qualche città dove borseggiava turiste e turisti stranieri (da Firenze a Bassano del Grappa). Dal 1998 al 2001, come scrive Repubblica, aveva numerosi precedenti. "Meno male che non devo andare in prigione - ha detto in aula, riporta il quotidiano -. A casa potrò accudire mia mamma, che ha 98 anni, e anche il mio bambino". Bambino che ha 39 anni e fa il pizzaiolo.

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