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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Pioltello

Il boss 'ndranghetista che torna a casa a Pioltello (Milano)

Francesco Manno, appena scarcerato da Opera, sconterà il resto della pena ai domiciliari

Francesco Manno, 60enne originario di Caulonia (Rc) che una sentenza definitiva del 2014 descrive come uno dei boss della locale di Pioltello, torna a casa dopo la scarcerazione: sconterà il resto della pena per rapina aggravata e associazione mafiosa - in totale 13 anni e 6 mesi di reclusione - ai domiciliari.

A stabilire che Manno possa tornare nella sua abitazione di Pioltello il Tribunale di Sorveglianza di Milano, con un collegio presieduto da Mariateresa Gandini, che, al contempo, ha respinto la richiesta del condannato di affidamento e differimento dell'esecuzione della pena.

"Sono in atti informazioni delle forze dell'ordine che danno conto dell'appartenenza del soggetto alla Locale di Pioltello - afferma il provvedimento - della frequentazione di pregiudicati, della disponibilità del nucleo familiare ad accoglierlo presso l'abitazione con possibilità di svolgere attività lavorativa come operaio presso una autofficina di Corsico (...) circostanza poco conciliabile con le rappresentate condizioni di salute".

L'ordinanza precisa che Manno ha espiato "integralmente" la pena a 9 anni di reclusione per associazione di stampo mafioso ma deve ancora scontare la condanna per una rapina commessa nel 2002. Agli arresti domiciliari, l'uomo non potrà allontanarsi dall'abitazione salvo "espressa autorizzazione del magistrato di sorveglianza", gli sarà inoltre vietato l'uso di sostanze stupefacenti, l'abuso di alcol e la frequentazione di "pregiudicati, tossicodipendenti, alcol dipendenti, soggetti sottoposti a misure cautelari, di sicurezza o di prevenzione, salvo si tratti di familiari, omettendo altresì di frequentarne gli ambienti".

Il maxi sequestro da 3 milioni

A giugno del 2019 a Manno erano stati sequestrati una villa di lusso, un'altra casa con sei stanze e terrazzo e un locale commerciale con all'interno un bar, beni del valore totale di circa 3 milioni di euro.

Gli agenti della divisione anticrimine della Questura, guidati dalla dirigente Alessandra Simone, gli avevano già sequestrato beni per un milione di euro a marzo dello stesso anno. Dopo la seconda operazione nelle mani degli agenti e dello Stato erano finiti la sua casa di Pioltello con otto vani e terrazzo, un appartamento con sei vani e un bar. 

Chi è Francesco Manno, il boss del Nord

Ufficialmente imprenditore edile - con una prima condanna rimediata nell'89 -, nel 2014 Manno era stato condannato a nove anni nell'ambito dell'inchiesta Infinito per 416 bis, l'associazione mafiosa. 

Suo fratello Alessandro e suo cugino Cosimo Maiolo erano stati cristallizzati da quella stessa sentenza come i capi della locale di Pioltello, una 'costola' della 'ndrina di Caulonia nata per volontà del boss secessionista Carmelo Novella. Una 'ndrina' capace - parole della Simone - "di esportare al Nord i metodi della 'Ndrangheta", come dimostra anche la bomba che ad ottobre 2017 era esplosa, per volere dei Manno, sotto la casa di un 46enne dell'Ecuador 'colpevole' di non aver pagato alcuni debiti.

I danni della bomba nel palazzo di Piotello

Nel 2019 Manno era stato anche condannato a quattro anni e sei mesi per una rapina in concorso e nel 2017 per lui era arrivato il cumulo pene di tredici anni e sei mesi. 

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