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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Bovisa / Via Privata Arnaldo Fusinato

Bovisa, rissa in via Fusinato: vicino ucciso a coltellate

Nell'appartamento a fianco, ieri sera, si stava festeggiando ma i vicini non hanno gradito gli schiamazzi. Così, dopo la lite sono arrivati i coltelli. Bilancio: un morto e un ferito

Una festa finita nel sangue quella che ieri sera si stava svolgendo in uno stabile di ringhiera di via Fusinato, nel quartiere Bovisa. Due cittadini albanesi stavano festeggiando ma i vicini di casa, tre sudamericani, non hanno gradito gli schiamazzi e si sono presentati dai dirimpettai. Prima le parole, poi una vera e propria lite e infine i coltelli.

Ne è nata una rissa che è costata la vita a uno dei due albanesi - un uomo di 42 anni, mentre il nipote - 22 anni - è stato ferito con numerosi fendenti e ricoverato al Niguarda. Per tutta la notte i carabinieri del Nucleo investigativo hanno interrogato partecipanti e testimoni per chiarire la dinamica della rissa e dell'omicidio. Lo stabile di ringhiera, al civico 14, è abitato prevalentemente da lavoratori immigrati regolari. Lo scorso luglio una festa fra cittadini peruviani era finita a coltellate, anche lì - sembra - per futili motivi.

GLI AGGIORNAMENTI

23 agosto ore 14.30 - E' un brasiliano di 43 anni il primo imputato per l'omicidio. E' stato fermato questa mattina intorno alle 7, quando si apprestava ad entrare in servizio nel cantiere edile dove lavorava, Riccardo Maurizio Gomez, 43 anni cittadino regolare e incensurato. È il primo accusato di omicidio per la morte - questa notte - di un 42enne albanese, anche lui regolare e incensurato, a seguito della lite scoppiata nel condominio di via Fusinato 14. L'uomo è adesso accusato di omicidio aggravato dai futili motivi e di tentato omicidio e si è avvalso della facoltà di non rispondere

Continuano intanto le indagini per stabilire la dinamica dell'omicidio: sembra che l'albanese, che vive con un connazionale (in un primo momento si è scritto "nipote") abbia bussato alla porta del dirimpettaio intimandogli di smettere di fare schiamazzo. Il sudamericano però avrebbe continuato a parlare al telefono a voce alta. Intorno a mezzanotte si è accesa la lite, poi proseguita in strada e terminata con l'omicidio. I sudamericani hanno inseguito i due albanesi sferrando numerosi fendenti con un grosso coltello da cucina. La vittima lascia una moglie e due figli.

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