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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Brega Massone, la Cassazione nega l'ergastolo: "Non furono omicidi volontari"

Rinviato in Appello il processo sui quattro pazienti morti alla Santa Rita per operazioni inutili finalizzate solo a riscuotere 11 mila euro a intervento dal servizio sanitario

Annullato l'ergastolo al medico Pier Paolo Brega Massone: secondo la Corte di Cassazione non può essere accusato di omicidio volontario con dolo eventuale per i quattro pazienti che morirono per i suoi interventi, ritenuti inutili e funzionali solo a fare incassare i soldi del servizio sanitario alla Clinica Santa Rita, ribattezzata "clinica degli orrori" e oggi rinata con nuovo nome (Città Studi) e soprattutto nuova gestione.

Secondo i giudici del massimo grado di giudizio, non si può affermare che le morti fossero state prodotte volontariamente dal medico, che ora ha 51 anni. Di conseguenza la Cassazione ha stabilito il rinvio all'Appello per rideterminare la condanna e riqualificare le morti in omicidio colposo oppure preterintenzionale. 

Tecnicamente, il "dolo eventuale" significa che il medico con le sue operazioni ha accettato l'eventualità concreta (e prevedibile) che i pazienti, anziani e con problemi di salute, non sopravvivessero al bisturi. La Cassazione ha respinto questa interpretazione pur senza contestare l'inutilità delle operazioni, grazie a cui la Clinica Santa Rita incamerò 11 mila euro per ogni intervento chirurgico. 

Brega Massone è stato già condannato dalla Cassazione a quindici anni e sei mesi di carcere per altre operazioni su malati che sopravvissero agli interventi, in quel caso l'accusa era di lesioni volontarie. Per quanto riguarda invece i quattro pazienti morti, il medico ebbe in primo grado la condanna all'ergastolo con isolamento per tre anni, confermata in Appello e ora respinta dal terzo grado. Il professionista venne arrestato nel 2008. 

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