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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Buccinasco

Vive in casa confiscata e dà fastidio ai vicini. I giudici gli danno i domiciliari e il Comune non può trasferirlo

La situazione - definita "paradossale" dal sinadaco - accade a Buccinasco. Il Comune aveva già trovato una sistemazione alternativa per la famiglia, ma i giudici hanno di fatto bloccato tutto

I giudici gli danno i domiciliari in un appartamento che gestisce il Comune (si tratta di un bene confiscato alla criminalità organizzata) e questo "costringe" l'amministrazione a rimandare il trasferimento di tutta la famiglia altrove, necessario per risolvere problemi di rapporti di vicinato. Succede a Buccinasco. Con il sindaco Rino Pruiti (Pd) che non può far altro che "sfogarsi" sul suo blog e su Facebook, definendo la vicenda «paradossale».

L'amministrazione comunale - questa la premessa - ha a disposizione alcuni immobili confiscati alle mafie e riserva alcuni di questi alle emergenze. Ad esempio per l'ospitalità di famiglie che ne hanno bisogno. In uno di questi appartamenti vive una mamma che ha quattro figli: due minori (uno dei quali gravemente malato) e due maggiorenni (uno dei quali arrestato per rapina sabato pomeriggio). 

Il maggiorenne era agli arresti domiciliari proprio in quell'appartamento: infatti, per compiere la rapina, è tecnicamente evaso. I rapporti tra lui - che ha alcuni precedenti - e i vicini sembrano pessimi. In particolare, sembra che il ragazzo (un ventenne) arrechi parecchio fastidio e disturbo a chi abita nello stesso stabile. Tanto che il Comune di Buccinasco aveva già deciso di assegnare alla famiglia un nuovo alloggio e, proprio venerdì 27, aveva comunicato lo sfratto dall'appartamento confiscato alla mafia. 

Il giorno dopo la rapina (peraltro piuttosto brutale: il ventenne, riferiscono i carabinieri, prima ha minacciato di morte una 16enne e poi le ha rubato il portafogli) e il rintraccio del giovane. Poi l'epilogo lunedì 30 ottobre, al processo per direttissima, quando i giudici hanno confermato per il ventenne gli arresti domiciliari in quell'appartamento, imponendo dunque al Comune di Buccinasco di non trasferire la famiglia.

«Insomma - commenta il sindaco, un po' infastidito - in un bene confiscato a un mafioso siamo obbligati a ospitare un pregiudicato che per giunta sta creando disagi enormi a tutti i vicini». Pruiti allarga le braccia ma aggiunge: «Dobbiamo tutelare i nostri cittadini. Chiederemo alle forze dell'ordine di intensificare i controlli e lo stesso faremo noi con i servizi sociali, ma non possiamo condividere questa decisione».

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