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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Campi rom: per quelli autorizzati si pagherà fino a 120 euro al mese

La svolta della giunta, che rispolvera un regolamento del 1998 quando a Milano governava il centrodestra

Giro di vite sui campi rom: la giunta di centrosinistra "ripesca" un regolamento del 1998 (quando a Milano governava Albertini con il centrodestra) che prevede il pagamento di una quota mensile per poter continuare a vivere in un campo. L'obiettivo è quello di rendere più costante la presenza istituzionale all'interno dei campi, che oggi, secondo l'assessore alla sicurezza Marco Granelli, sono spesso luoghi in cui vige la "legge del più forte" e comunque la marginalità la fa da padrona.

La linea della giunta resta quella del progressivo superamento dei campi, ma si tratta di una strada lunga. Le quote sono tre: 75, 90 o 120 euro al mese, secondo il regolamento del 1998, sulla base delle dichiarazioni Isee. La quota maggiore verrà pagata per gli Isee sopra i 6 mila euro. Ma perché quel regolamento non è mai stato applicato? Perché presupponeva un iniziale censimento che non è stato compiuto. Granelli ora annuncia che se ne occuperanno gli operatori del comune di Milano e gli agenti di polizia locale.

Secondo le statistiche, nel 2011 circa 800 persone vivevano in sette campi regolari, aperti tra gli anni '80 (il primo) e il 2003 (l'ultimo). La giunta Pisapia ne ha già chiusi due (via Novara e via Martirano) e sta lavorando per chiudere anche via Idro, quello che desta maggiori preoccupazioni dal punto di vista della sicurezza visto che appare ormai fuori controllo. Al contempo si procede sulla linea degli sgomberi di insediamenti abusivi. I cinque insediamenti regolari attualmente presenti a Milano sono in via Negrotto (il primo in cui partirà il pagamento della quota), via Idro, via Bonfadini, via Chiesa Rossa e via Impastato.

E per chi non paga, è previsto l'allontanamento.

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