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Cronaca Conca Fallata / Via della Chiesa Rossa

Il "fortino della delinquenza" di Milano: lussuose ville e "nessuno paga le bollette"

Viaggio nel campo rom di via Chiesa Rossa, già in passato teatro di episodi violenti

Villette di pregio. Criminalità, tanta. E quasi nessun introito per il comune di Milano. È questo il quadro del campo rom di via Chiesa Rossa dipinto da Silvia Sardone, la consigliera comunale e regionale che nei giorni scorsi ha visitato l'insediamento del Sud Milano in cui sono ospitate circa 280 persone. 

"Ho svolto un sopralluogo all’interno del campo rom di via Chiesa Rossa e ho potuto confrontarmi con gli abitanti del campo su parecchie questioni. Mi è stato confermato che molti di loro sono pregiudicati e diversi bambini non vengono mandati a scuola. Soprattutto mi è stato detto che praticamente nessuno paga le bollette al Comune", le parole della Sardone, che parla apertamente di "fortino della delinquenza con ville lussuose".  

"Stiamo parlando dell’insediamento rom col più alto tasso di delinquenza di Milano: qui sono stati rubati 40.000 euro a Lele Mora per una finta partita di champagne, c’è stata una sparatoria tra rivali lo scorso luglio, nel 2016 tre marocchini sono stati rapinati di 25.000 euro per una truffa legata a un annuncio di vendita online e sempre nel 2016 sono state trovate all’interno del campo 130 tra spade, coltelli e machete", ricostruisce la neo candidata della Lega per le Europee. 

"Cos’altro deve succedere a Chiesa Rossa prima che questo campo venga sgomberato una volta per tutte: deve scapparci il morto? - le parole della Sardone -. Altre persone devono essere rapinate e aggredite? Altre pallottole devono volare in aria per regolamenti di conti? Il sindaco Sala un anno fa si era detto d’accordo nel superare i campi rom: è ora - conclude - che dalle parole passi ai fatti".
 

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